Chihuahua sacro per gli Aztechi. Non merita di stare solo in borsetta

Il chihuahua, considerato il cane più piccolo al mondo, ha origini incerte tra Europa e Cina. La sua storia si intreccia con leggende azteche e la sua natura reattiva lo rende un compagno fedele e protettivo.

Chihuahua sacro per gli Aztechi. Non merita di stare solo in borsetta

Chihuahua sacro per gli Aztechi. Non merita di stare solo in borsetta

Considerato il cane più piccolo al mondo, il chihuahua, è una razza originaria del Messico. Diverse sono le leggende sull’origine di questo piccolo cane, la più accreditata è quella che vede il chihuahua discendere dal Techichi, cane delle popolazioni Tolteche, ma la maggior parte degli studiosi ne colloca l’origine tra Europa e Cina. La sua diffusione nelle Americhe avrebbe fatto seguito alla massiva migrazione cinese dopo la scoperta dell’oro in California.

La prima apparizione del chihuahua nei tempi moderni è avvenuta ai confini con il Messico, dove era chiamato “ cane messicano” o “cane dell’Arizona”. A Casas Grande, in un sito archeologico in un palazzo costruito da Montezuma nella regione di chihuahua, furono trovate molte rappresentazioni di cani molto piccoli in tutto simili a quelli che i contadini messicani vendevano, a quei tempi, ai turisti statunitensi, da qui deriva il loro nome.

L’aspetto attuale è opera dell’incrocio tra questi cani e piccoli terrier e spaniel portati dagli spagnoli. La fontanella ossea che hanno sulla testa, che spesso non si chiude, lo ha reso sacro per gli Aztechi, che credevano, che in virtù di tale apertura nel cranio, potessero parlare con i morti. Il chihuahua è un cane molto sicuro di sé, piuttosto reattivo, molto incline alla vita a stretto contatto con l’uomo, ma con uno spiccato senso del territorio e della difesa dello stesso. Quindi se da un lato le sue ridotte dimensioni, nello standard tra 1,5 e 3 kg, fanno sì che venga sempre visto come un cucciolo, incapace di avere piene autonomie, vittima potenziale di qualsiasi pericolo, fin incapace di camminare con le proprie zampe (sì, mi sono capitati chihuahua che non toccano mai terra, perché reputata troppo pericolosa, sia mai che si possano sporcare e figuriamoci se hanno bisogno di giocare e fare esperienze) dall’altro abbiamo la genetica dei terrier e degli spaniel. È un cane a cui piace fare la guardia, che si trova bene nella difesa del suo territorio, casa, cortile, macchina che sia e che lo fa abbaiando a più non posso, dando l’allarme all’avvicinarsi di ogni estraneo.

Sono molto reattivi e amano fare attività con il loro umano, sono sì piccoli, ma non così fragili, meritano le passeggiate in campagna e la compagnia dei loro simili, non sono felici relegati solo sul divano o nella borsetta, dove l’unica cosa che possono fare è essere continuamente accarezzati, sguazzare nelle pozzanghere, seguire qualche traccia, fare una bella corsa piace anche ai più piccoli.

Dott.sa Alessia Cola

Medico veterinario