Comune beffato per 23 metri. La sala giochi resta aperta

Il contenzioso tra una società e la giunta di Rubiera

Comune beffato per 23 metri. La sala giochi resta aperta

Comune beffato per 23 metri. La sala giochi resta aperta

Una sala giochi del comune di Rubiera potrà riaprire: il Comune non ha calcolato in modo conforme le distanze dai luoghi sensibili. Lo ha stabilito la Quarta Sezione del Consiglio di Stato, che ha annullato l’ordine di chiusura con cui nel 2018 l’amministrazione comunale aveva imposto la cessazione dell’attività alla ricorrente, difesa dall’avvocato Cino Benelli e situata in viale Matteotti 1/d Palazzo Spada, riporta Agipronews. Ha accolto il motivo di appello: l’applicazione del distanziometro rispetto a un istituto scolastico non era stata effettuata ’tenendo conto delle norme del codice della strada’. La legge regionale del 2013, infatti, impone che tra le sale giochi e i luoghi cosiddetti sensibili ci siano almeno 500 metri di distanza. L’operatore ritiene che non sia corretta la modalità di calcolo del percorso: a partire dalla scuola, secondo il Comune, è "ragionevole attendersi che i pedoni percorrano la via più breve", e perciò "taglino per il parcheggio rappresentato nella perizia, anziché fare tutto il giro". La ricorrente sottolinea che occorra tenere conto del Codice della Strada, per cui i pedoni devono circolare su marciapiedi, banchine, viali. Stando alla misurazione della società proprietaria del locale, dunque, la distanza in questione sarebbe di 523 metri, dunque superiore alla minima consentita.