LARA MARIA FERRARI
Cronaca

"Così l’hotel è diventato un’opera d’arte"

Mr. Dada e il suo grande murale sull’ex Cristallo "Una scena intima, poetica, e ricca di passioni".

"Così l’hotel è diventato un’opera d’arte"

"Così l’hotel è diventato un’opera d’arte"

Si è cimentato con ogni sorta di parete esterna, dalle mura scrostate di edifici a cantieri fino alle fabbriche, ma un hotel ancora non gli era capitato. Lo spiega nelle righe successive Mr. Dada (Daniele Castagnetti, Reggio Emilia 1979), street artist di fama nazionale che in tempi recentissimi ha realizzato un murales di grandi dimensioni in occasione della riapertura, dopo anni, dell’hotel Cristallo di Reggio. Si tratta di uno dei nuovi progetti che vedono impegnato l’artista, dopo ‘La MüntánArt’, serie di murales concepiti e realizzati in oltre 50 siti dell’Appennino reggiano, luogo caro e di cui è originario Daniele, allo scopo di portare nel nostro territorio un turismo itinerante. E di turismo parliamo, anche in questo caso, essendo protagonista della nuova opera una struttura ricettiva importante per il passato e per il presente reggiano.

Mr Dada, che cosa rappresenta il suo murales?

"Intanto comincio col dire che è gigantesco, almeno 11 metri di lunghezza per 20 di larghezza, ma lo ritengo anche, come qualcuno ha commentato, un disegno abbastanza intimo e poetico. Rappresenta una scena tipica da vivere in un albergo. Oltre al fatto che questa scena mi rappresenta molto, quindi ho tratto ispirazione anche da me stesso, quando sono via per lavoro e mi capita di dormire negli hotel. In un lato del letto ci sono io, da solo, mentre l’altra parte accoglie le cose che amo, la musica e l’arte, in questo caso un libro su Francisco Goya, uno dei miei artisti preferiti".

Luce soffusa, la persona dormiente, un cd, un libro e le cuffie. Una scena malinconica?

D"irei piuttosto una scena intima e ricca di passioni, allo stesso tempo, se pensiamo che nella parte vuota del letto ci sono gli interessi del soggetto rappresentato".

Le era già capitato di dipingere gli esterni di un albergo?

"In realtà no, è la prima volta che dipingo la parete di un hotel, e così grande per giunta".

Com’è iniziato l’iter della committenza?

"Tutto è partito da loro. Luciano Scauri, presidente del brand City Style Hotel, che ringrazio, mi ha contattato perché aveva in mente di fare un grande murales sulla facciata del Cristallo, che finalmente riapriva i battenti. Sia per il richiamo che poteva esercitare, sia per lo stile impresso nel marchio, City Style Hotel, voleva un’opera d’arte unica. Quindi mi ha chiesto direttamente di fare qualche bozza".

La scelta la soddisfa?

"Sì, sono molto contento, ha selezionato una delle mie preferite. Tra l’altro sul soggetto mi ha aiutato anche Scauri stesso a inserire qualche dettaglio importante nell’immagine".