Daniele Franci rinviato a giudizio. Intercettazioni anche sulle vittime

Presunti abusi al centro teatrale ’Etoile’, l’ex direttore artistico accusato da nove ex allievi tra cui 3 minorenni. La difesa sostiene che sia stato ordito un complotto e cita una chat dove i ragazzi si spalleggiavano.

Daniele Franci rinviato a giudizio. Intercettazioni anche sulle vittime

Daniele Franci rinviato a giudizio. Intercettazioni anche sulle vittime

All’esito di una lunga discussione delle parti, il giudice dell’udienza preliminare Luca Ramponi ha disposto ieri il rinvio a giudizio per Daniele Franci, ex direttore artistico del centro teatrale ‘Etoile’, accusato di violenza sessuale verso nove ex allievi tra i 17 e i 22 anni - di cui tre minorenni - che si sono costituiti parte civile (altri due hanno deciso di non farlo): per lui il processo con rito ordinario davanti al collegio è fissato il 12 giugno. Franci, 46 anni, ora a piede libero, era stato arrestato nel luglio 2022 dai carabinieri: secondo l’accusa, lui avrebbe fatto leva sul proprio ascendente come leader di ‘Etoile’, con sede nell’antica villa di via Fratelli Cervi 103 dove sarebbero avvenuti gli episodi contestati, per ottenere la loro fiducia e poi abusare di loro. La notizia aveva sconvolto la nostra provincia, dove Franci è molto conosciuto per la sua lunga attività artistica svolta anche con il sostegno dei Comuni. Il pubblico ministero Valentina Salvi, titolare dell’inchiesta, ieri ha passato in rassegna le storie dei ragazzi, sostenendo il loro stato di sudditanza psicologica e svelando anche un aspetto inedito: per verificare la genuinità dei loro racconti, le stesse presunte vittime erano finite al centro di una verifica della Procura per saggiare la genuinità delle loro dichiarazioni. Sui ragazzi erano state disposte intercettazioni ambientali, con telecamere e microfoni, sia quando erano in tribunale sia sulla macchina di uno di loro: a detta della Procura, non sono emersi elementi per ipotizzare che si fossero messi d’accordo per tramare contro Franci. Il pm ha riferito che Franci diventava amico dei ragazzi, stabilendo con loro una connessione umana di cui poi si sarebbe approfittato. Di avviso opposto la difesa, affidata all’avvocato Giulio Garuti, che ha sostenuto invece l’esistenza di una ‘macchinazione’ ordita dai giovanissimi contro il suo assistito, ieri come sempre presente in aula. Alla base di questa lettura, vi sarebbe una chat risalente a dopo le denunce in cui loro si sarebbero consultati e ‘spalleggiati’ a vicenda.

L’avvocato ha sostenuto che alcune querele erano state sporte in ritardo da ragazzi già maggiorenni al momento dei fatti contestati. Ha anche riferito che a suo avviso non fu violenza sessuale e neppure induzione psicologica dei ragazzi per ottenere il sesso: da qui la sua domanda di proscioglimento. Uno dei ragazzi costituiti parte civile è assistito dall’avvocato Maria Vittoria Marceddu: lui, il primo a sporgere denuncia, raccontando di aver subito anche pratiche sessuali estreme come una simulazione di strangolamento, ha chiesto un risarcimento di 300mila euro. Altri cinque sono tutelati dall’avvocato Margherita La Francesca, due dall’avvocato Marco Scarpati e uno dall’avvocato Massimo Tarquinio. L’avvocato La Francesca aveva domandato in ottobre anche il sequestro conservativo dei beni di Franci, a garanzia di ottenere i risarcimenti in caso di condanna, domanda che è stata respinta. In totale i danni chiesti all’ex direttore di Etoile ammonterebbero intorno a un milione di euro. All’esito dell’udienza preliminare, le parti civili hanno espresso soddisfazione: "Alla luce della vastità delle testimonianze e dell’inesistenza di contraddizioni tra i ragazzi, affronteremo il dibattimento con massima serenità. Non vi fu alcun complotto. La difesa ha preferito non rischiare dichiarazioni.

Alessandra Codeluppi