D’Arzo è tornato ’a casa sua’ Intitolata la piazza di Cerreto Alpi

Commozione e progetti per il grande scrittore. Edizione delle opere curata. da Clementina Santi.

D’Arzo è tornato ’a casa sua’  Intitolata la piazza di Cerreto Alpi

D’Arzo è tornato ’a casa sua’ Intitolata la piazza di Cerreto Alpi

Ieri Cerreto Alpi, antico borgo tra il Canale e il Secchia all’ombra del monte Casarola, ha aperto le porte ad suo illustre cittadino: lo scrittore e poeta Enzo Comparoni, alias Silvio D’Arzo: alla presenza selle autorità tra cui il sindaco di Ventasso, il cerretano Enrico Ferretti, l’assessore alla cultura Franco Baccini, Clementina Santi che con Andrea Casoli ha curato il progetto letterario "Silvio D’Arzo tutte le sue opere" in collaborazione con il Comune Ventasso e con il sostegno finanziario del Credem.

E’ stata intitolata a Slvio D’Arzo la piazzetta centrale del paese, luogo, come qualcuno ha ricordato, da dove tutti partivano e tutti rientravano, paese di origine della madre, una vicende narrate in "Casa d’altri", la sua opera più nota, conosciuta in tutto il mondo letterario.

Clementina Santi ha raccontato la storia di Silvio D’Arzo e delle sue opere che trovano riferimenti al paese antico con il prete anziano, la donna che va nel canale e lo scampanellio di capre al rientro dal pascolo. Il sindaco Ferretti, un po’ emozionato per il suo paese, ha espresso, a nome di tutta la comunità cerretana, l’orgoglio di aver riportato a ‘casa sua’, con l’intitolazione della piazza, Ezio Comparoni, "un illustre personaggio che onora la nostra montagna".

Quindi lo spostamento vicino al Canale dove ha abitato la mamma di Ezio e lì un altro artista, Giovanni Lindo Ferretti ha dato lettura delle sue impressioni su Silvio D’Arzo. L’accompagnamento musicale fornito dai Transu Danza del maestro Francesco Boni alla chitarra, Davide Castellari al clarinetto, Maddalena Boni al violino e Mirka Castellari al flauto traverso.

s.b.