"Diga irrinunciabile. La siccità ci ha tagliato il 30%"

Catellani è anche nel comitato che si batte per realizzare l’invaso di Vetto

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Luciano Catellani è in prima linea anche per la realizzazione dell’ormai nota diga di Vetto. Un problema che da imprenditore della val d’Enza vive quotidianamente sulla propria pelle: "Le nostre vacche rosse come detto si nutrono soprattutto di erba nel periodo primaveraestate. Ma con la siccità abbiamo avuto gravissimi problemi: in numeri è stata stimato un calo produttivo conseguente del 25-30%. Senza considerare che senza erba abbiamo dovuto comprare più fieno, con costi altissimi visto l’attuale periodo storico".

Per Catellani, membro del comitato per la diga di Vetto, l’invaso è fondamentale: "Senza quest’opera i ‘nostri’ prati sono destinati a scomparire. Ecco perché la politica deve dare una mano. Peraltro l’agricoltura vive con le stesse falde che utilizza Iren per l’acqua potabile; è un problema di tutti, non solo nostro. L’invaso da 100, o ancora meglio 150 milioni di metri cubi d’acqua è imprescindibile. Purtroppo c’è molta speculazione su questa tematica. Ed è la politica a dover intervenire per risolvere il problema".

ste. c.