"Facile giudicare dall’esterno..."

Il ministro della Giustizia e il capo dell'amministrazione penitenziaria visitano il carcere di Reggio Emilia dopo l'inchiesta sul pestaggio di un detenuto. Il sindacato della Polizia penitenziaria chiede sostegno per il personale e invita a non trarre conclusioni affrettate.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ed il capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Giovanni Russo vengano a visitare il carcere di Reggio Emilia. L’invito arriva dal sindacato della Polizia penitenziaria Sappe che lancia un appello affinché, dopo l’inchiesta sul pestaggio di un detenuto ad aprile 2023, con dieci agenti su cui pende la richiesta di rinvio a giudizio, il personale della struttura non sia lasciato solo e non ne venga messa in discussione la professionalità e l’onorabilità. Nel giorno della visita di alcuni parlamentari del Pd al carcere reggiano della “Pulce” il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ribadisce: "Quel che è accaduto a Reggio Emilia è al vaglio della magistratura, l’unica autorità deputata ad esprimere un giudizio definitivo, e nessun altro dovrebbe trarre conclusioni affrettate". "Lo dico – continua Capece – perché in questi giorni stiamo assistendo da ogni parte ad una delegittimazione del Corpo di polizia penitenziaria che va ben al di là di quel che sarebbe accaduto nel carcere emiliano, di cui peraltro non si conoscono bene fatti ed antefatti". Del resto è "facile, superficiale e sbagliato giudicare il comportamento altrui senza avere la prova di che cosa si sarebbe fatto al posto loro".