Fiaccolata per Giuseppe "Preghiamo per lui"

Il ragazzo colpito con un masso all’esterno del Rockville è ancora in gravi condizioni "Chiediamo giustizia"

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Una camminata insieme e fuochi d’artificio per chiedere che sia fatta giustizia per Giuseppe Checchia ma anche per pregare affinchè il giovane presto possa riprendersi.

Ad organizzarla ieri sera sono stati gli amici di sempre del 19enne aggredito a colpi di pietra alla testa, all’esterno del Rockville la settimana scorsa. Gli stessi che, insieme alla madre Domenica Basile avevano organizzato un presidio all’esterno dell’ospedale di Baggiovara - dove Giuseppe è ancora ricoverato in coma da quel terribile sabato notte – per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Il punto di incontro dei giovani è stato il quartiere dove il ragazzo è cresciuto, alle Torri, vicino alla Bocciofila, alla fermata del capolinea del 4, in via Tarquinia. Oltre una trentina gli amici del 19enne presenti al ritrovo durante il quale, appunto, sono stati sparati anche fuochi d’artificio e si è cercato di dare un segnale importante: "Quello che è capitato a Giuseppe non deve più succedere. Il nostro amico era uscito per divertirsi, invece ha rischiato di essere ammazzato – hanno sottolineato i giovani –. Quel gruppo che lo ha preso di mira era venuto in discoteca proprio con l’intento di fare a botte. Chiediamo giustizia per il nostro amico la cui vita è ancora appesa ad un filo".

"Purtroppo la prognosi è sempre grave – sottolinea la mamma del 19enne, Domenica Basile che per motivi di salute ieri non ha potuto essere presente – non sanno come reagirà quando lo sveglieranno. I suoi amici, quelli che erano presenti all’aggressione sono ancora traumatizzati da quanto accaduto: non parlano, non mangiano e non dormono. I ragazzi si sono dati appuntamento proprio nel punto in cui si trovavano sin da bambini e per Giuseppe hanno fatto i fuochi d’artificio. Chiediamo solo che sia fatta giustizia".

Intanto continuano le indagini per identificare i responsabili della gravissima aggressione avvenuta una settimana fa davanti al Rockville.

I carabinieri di Reggio hanno visionato i filmati di videosorveglianza ed hanno sentito diversi testimoni presenti quella notte. La procura, intanto, ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di tentato omicidio e presto il cerchio attorno all’aggressore potrebbe chiudersi.