Focolaio alla Casa di riposo Sono dieci gli anziani contagiati

Allarme alla Cra di Rubiera, struttura che era stata risparmiata dal virus durante il lockdown. Il numero potrebbe aumentare nella giornata odierna. Cinque persone ricoverate a Scandiano

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Focolaio di Coronavirus alla casa residenza anziani di Rubiera di via Zacconi, una funzionale struttura gestita dalla cooperativa sociale Elleuno, dalla capienza complessiva di trentasette posti. La notizia è stata confermata ieri sera a tarda ora dal sindaco Cavallaro in un lungo post su Facebook: "Scrivo solo ora, perchè mi pareva importante che prima di tutto fossero informate le famiglie. Dopo tutti questi mesi, il virus è riuscito a superare le barricate della nostra Casa Protetta. Ieri sono stati sottoposti a tampone tutti gli ospiti e tutto il personale della struttura e sono emersi circa una decina di casi - i numeri ufficiali li avremo presumibilmente domani -. Oggi in struttura è intervenuta la task force Covid dell’Ausl; si è provveduto, insieme agli operatori della Elleuno, a dividere in zone la struttura isolando i positivi. In questo momento, stanno tutti abbastanza bene, per fortuna. Senza tamponi non si sarebbe individuato il problema per diversi giorni ancora, probabilmente, visto che di sintomi praticamente non ce n’erano. L’Ausl ha disposto il ricovero di cinque ospiti, che hanno condizioni di salute fragili per altri motivi, presso l’ospedale di Scandiano: questo permette di seguire meglio loro da un lato, con un monitoraggio di livello superiore, e di “alleggerire” la Casa Protetta avendo più spazi per creare gli opportuni isolamenti. Seguiamo naturalmente passo passo l’evoluzione della situazione. La struttura è naturalmente “chiusa” alle visite già da qualche giorno: so che per i parenti è tutto molto, molto difficile e vi assicuro che sento addosso tutta preoccupazione e il dolore del caso. Purtroppo, ogni contatto con l’esterno è un rischio e temo che oggi ne si abbia una dimostrazione.

In questi mesi avevamo messo in atto, insieme ad Elleuno, alcune misure precauzionali per “perimetrare” eventuali avvenimenti di questo tipo. Se vedete la fila di Panda bianche dei servizi domiciliari parcheggiate lì dalla bocciofila è perché le operatrici ora hanno lì vicino lo spazio per cambiarsi, senza venire a contatto con le colleghe della Casa Protetta o del Centro Diurno: gli altri servizi possono dunque proseguire regolarmente".

E’ il primo focolaio di Covid-19 a esplodere in una casa di riposo dalla fine del lockdown e la notizia ha ovviamente subito suscitato grande paura e preoccupazione tra le famiglie dei degenti.

Il primo focolaio che si registra nella nostra provincia dalla fine della fase uno dell’epidemia e dalla successiva ripresa riapre comunque il dibattito sulle precauzioni previste dal protocollo anti-Covid, e sulla riapertura delle visite ai pazienti delle strutture per anziani.

Negli ultimi giorni altri focolai sono stati scoperti in altre case protette sul territorio nazionale in un momento in cui in Italia i casi sono notevolmente aumentati.

mat. b.