Gessi Triassici, il sì Unesco. Ieri a Riyad la decisione

Tanta emozione per il riconoscimento internazionale alle meraviglie naturali. Fausto Giovanelli: "Una cosa straordinaria. Sottovalutati per decenni" . .

I Gessi Triassici nell’Appennino tosco emiliano, quelli della della Valle del Secchia e quelli del messiniano della collina reggiana, sono Patrimonio dell’Umanità Unesco. La proclamazione nel primo pomeriggio di ieri: alle 14.30 il martello del chairman Unesco Abdulelah Al-Tokhais ha battuto il colpo dell’assenso. La candidatura è stata avanzata dalla Regione Emilia Romagna e dal Governo italiano sul ’Carsismo nelle evaporiti e grotte dell’Appennino settentrionale’. I gessi della Valle del Secchia (tra Villa Minozzo, Castelnovo Monti e Ventasso) e quelli di Albinea, Vezzano sul Crostolo e Scandiano sono due dei sette siti che costituiscono l’area riconosciuta tra le province di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ravenna. Queste rocce si sono formate in seguito all’evaporazione delle acque marine. “Una cosa straordinaria, ancora non riusciamo a prenderne la misura – ha esclamato Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano per l’occasione presente a Riyad –. I nostri ‘gessi’, sottovalutati per decenni e solo recentemente riscoperti, entrano dalla porta principale nel gruppo dei più importanti beni naturali del mondo. Un valore che resterà e crescerà nel tempo". "E’ una notizia che ci dà una soddisfazione enorme, il successo di una proposta costruita attraverso un lungo percorso, che oggi pone il nostro territorio all’attenzione di tutto il mondo, in particolare un sistema naturale che comprende i Gessi Triassici, le Fonti di Poiano, la Pietra di Bismantova – afferma il sindaco di Villa Minozzo, presidente dell’Unione dell’Appennino e Consigliere delegato alla Montagna della Provincia di Reggio, Elio Ivo Sassi –. Un sistema dalle caratteristiche uniche e che già oggi può contare su una vocazione turistica forte, ora amplificata all’ennesima potenza attraverso l’inserimento nel patrimonio Unesco". La candidatura Unesco è stata basata sul criterio ottavo della Convenzione del 1972 e fa riferimento a testimonianze straordinarie dei principali periodi dell’evoluzione della Terra. Presenti, con tanta emozione, i membri delegazione italiana che ha partecipato alla 45esima sessione estesa del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco, riunita a Riyad, in Arabia Saudita.