"Giardini chiusi di notte". Ok Tarquini, no di Aguzzoli. Dibattito sul verde in città

Il candidato di centrodestra critica le nuove isole pedonali senza fiori. Massari vorrebbe una piantumazione estensiva di alberi adulti.

"Giardini chiusi di notte". Ok Tarquini, no di Aguzzoli. Dibattito sul verde in città

"Giardini chiusi di notte". Ok Tarquini, no di Aguzzoli. Dibattito sul verde in città

Un agronomo in Comune, Giardini pubblici chiusi di sera e il ripristino dei fiori ad abbellire il centro sono fra le proposte lanciate dal botanico ecologista Ugo Pellini nell’ampia intervista al nostro giornale. Proposte commentate dai candidati a sindaco Paola Soragni di Movimento per Reggio, Fabrizio Aguzzoli di Coalizione Civica, Giovanni Tarquini per la coalizione di centrodestra, Marco Massari per il centrosinistra e Gianni Tasselli, lista Reagire, Rifondazione Comunista. "All’ottimo spunto di Pellini dei giardinieri comunali, noi aggiungiamo un assessorato dedicato al verde, a cui assegnare fondi adeguati. - attacca Soragni - Abbiamo previsto un censimento del verde pubblico, indispensabile per conoscere il numero e lo stato in cui si trova il verde della città". Un altro ruolo si fa strada nei programmi della candidata: "Abbiamo previsto un ‘giardiniere di quartiere’, in grado di intervenire immediatamente con piccole manutenzioni". Giovanni Tarquini ne fa un principio di "valorizzazione e manutenzione del verde storico, dei nuovi boschi e dei giardini.Purtroppo, le isole e i cunei verdi del disegno urbanistico di Reggio hanno subito non poche offese negli ultimi decenni. Discorso a parte per la Reggia di Rivalta e i giardini ducali: Reggio ha bisogno di serie politiche di promozione turistica". Tarquini si dichiara favorevole a chiudere di notte i Giardini pubblici. Fabrizio Aguzzoli entra nel merito dell’agronomo: "Vorremo anche aumentare i tecnici per controllare i lavori delle ditte in appalto. Pensiamo invece che un parco chiuso sia una sconfitta. Vogliamo piuttosto lavorare nel dotare ogni parco della città di un’area cani (ha un costo sui 20mila euro, raggiungibile per il bilancio del Comune). Un parco curato vuol dire anche aree attrezzate per il gioco dei bambini e percorsi per lo sport". L’opinione di Gianni Tasselli si concentra sulla pianificazione territoriale. "E’ mancata una programmazione ambientale articolata. Se si collegassero i quartieri popolari con le scuole e le zone industriali con una metropolitana di superficie, si potrebbe scaricare gran parte del traffico e il PNRR avrebbe finanziato il progetto. Vorremmo ridiscutere il piano urbano del traffico, rendendo conveniente la mobilità pubblica". Marco Massari allarga lo sguardo alla "pianificazione della piantumazione estensiva in tutto l’ambito urbano di alberature adulte, negli spazi pubblici, lungo le arterie di traffico, negli spazi a parcheggio o di risulta, per combattere le isole di calore, migliorare la qualità e vivibilità dello spazio pubblico, l’assorbimento dell’anidride carbonica". Massari valuta anche " l’assunzione di una professionalità o la collaborazione con profili di provata competenza" rispondendo a Pellini che invocava un agronomo pubblico per la città.