Grimilde, Ghini ricusato Il nuovo giudice è Donatella Bove

È Donatella Bove il nuovo presidente della Corte di giudici preposta al processo di ‘ndrangheta ‘Grimilde’, incentrato sull’azione della cosca Grande Aracri di Brescello e dei suoi presunti sodali a Brescello. Il cambio si è reso necessario dopo che la Corte d’Appello ha disposto la ricusazione del giudice Giovanni Ghini, accogliendo la richiesta avanzata dalla Dda. I giudici di secondo grado hanno ravvisato per Ghini "un’anticipazione del giudizio", fatta in un diverso procedimento, dovuta al fatto che lui era stato membro del collegio del processo ‘Edilpiovra, concluso in primo grado nel 2005 con l’assoluzione degli imputati accusati di 416 bi: nelle motivazioni della sentenza si riteneva inesistente la cosca in Emilia. Secondo la Corte d’Appello si tratta di giudicare in ‘Grimilde’ lo stesso fatto, ovvero la prosecuzione dell’opera della cosca, al centro anche di ‘Edilpiovra’.

La sostituzione di Ghini ha determinato una rimodulazione degli assetti dell’intera sezione penale, disposta in una riunione tenuta dopo la decisione della Corte d’Appello, con la presidente del tribunale Cristina Beretti, tutti i giudici del settore più quelli dell’ufficio gipgup, che hanno condiviso le proposte di modifica. Bove, magistrato distrettuale, faceva già parte del collegio di ‘Grimilde’: diventa presidente in quanto è il giudice più anziano. Oltre a lei, e al giudice Silvia Guareschi (pure lei gia membro della Corte di ‘Grimilde’, subentra il giovane giudice Matteo Gambarati. La prossima udienza si terrà il 20 dicembre. al.cod.