I cani nella generazione "Z" tra compiti e rispetto

L’esperto cinofilo e medico veterinario Matteo Ruina illustra l’evoluzione delle razze e le esigenze da tenere sempre presente

I cani nella generazione "Z" tra compiti e rispetto

I cani nella generazione "Z" tra compiti e rispetto

Il cane, fin dall’antichità, è considerato il miglior amico dell’uomo. Per approfondire questo rapporto millenario, lo scorso venerdì 15 marzo le classi Iª A e Iª B della scuola media Panizzi di Brescello hanno partecipato ad un progetto intitolato "Il cane nella generazione Z", con Matteo Ruina, medico veterinario di Guastalla.

L’esperto cinofilo ci ha spiegato innanzitutto le differenze tra le varie razze canine: alcune di esse, ancora oggi, vengono utilizzate per lavori ben precisi, tra cui custodire e guidare greggi e mandrie di bestiame durante gli spostamenti (ad esempio i Border Collie, i Maremmani, i Corgi e i Bovari del Bernese), soccorrere le persone durante le emergenze e ricercare i dispersi (come i San Bernardo), trainare slitte (Alaskan Malamute), riconoscere, attraverso l’olfatto, la presenza di sostanze stupefacenti (come i Pastori Tedeschi), oppure essere una valida guida per le persone cieche o ipovedenti (ad esempio, tra gli altri, i Labrador).

Ultimamente, però, l’uomo ha modificato in modo radicale il ruolo e il modo di vivere dei nostri amici a quattro zampe e tutti i lavori per cui sono stati selezionati sono ormai inutili o sono stati sostituiti dalle macchine o dall’elettronica: ad esempio, in origine gli Yorkshire erano utilizzati nelle miniere di carbone per cacciare i topi, i Barboncini o i Bulldog erano cani da caccia, mentre oggi li teniamo nel salotto di casa.

Per cercare di mantenere in buona salute i nostri cani, è molto importante lo sport. Alcuni padroni decidono anche di partecipare a delle competizioni vere e proprie. Il cane non gareggia per vincere, ma per divertirsi, quindi se noi ci arrabbiamo si sentirà triste ed insoddisfatto. Per praticare uno sport ci vuole tanto allenamento. Le discipline adatte ai cani sono swim dog (il nuoto canino), agility (percorso di agilità), flyball (una staffetta a squadre) e disc dog (gara con il frisbee). Il veterinario ci ha spiegato che si può imparare a qualunque età a giocare con i cani. Anche questa attività ha delle regole ben precise: prima di tutto bisogna imparare a giocare bene, ci deve essere rispetto reciproco tra cane e padrone ed entrambi si devono divertire. Bisogna far vincere il cane nei tempi giusti e terminare l’attività ludica prima che il cane si stanchi. Abbiamo imparato che anche i cani hanno le loro esigenze: prima di tutto si devono sentire bene e al sicuro, deve sentirsi parte del gruppo, deve avere una buona stima di sé e sentirsi pienamente soddisfatto e realizzato. In poche parole, deve essere un cane felice. L’incontro è stato molto interessante. Ci ha colpito particolarmente la parte relativa agli sport dei nostri amici a quattro zampe. Soprattutto, abbiamo riflettuto sul fatto che i cani non sono dei giocattoli ma esseri viventi degni di rispetto.

Classe I B