I verderossi sbattono l’uscio "Non appoggiamo Palù"

"Nessun dialogo costruttivo con chi avvalla la costruzione della diga di Vetto"

I verderossi sbattono l’uscio  "Non appoggiamo Palù"

I verderossi sbattono l’uscio "Non appoggiamo Palù"

di Francesca Chilloni

Les jeux sont faits, a San Polo. Con il Municipio mai prima così contendibile, saranno con tutta probabilità solo due liste a confrontarsi: quella che sostiene la candidatura del sindaco uscente Franco Palù, con una inedita alleanza tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, considerata impossibile fino a una decina di giorni fa ma suggellata dall’ingresso in "Progetto Comune" di Nabile Zarid e Adelmo Castagnetti. E la lista che vede convergere su Pietro Azzolini, espresso del centrodestra unito (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia), anche la lista civica "Cambiamo", attualmente all’opposizione in consiglio comunale.

Alle amministrative del 18 giugno 2018 Palù era stato eletto sindaco con il 48,03% delle preferenze grazie alla divisione del centrodestra: il candidato di "Cambiamo" Dino Cagnoli (forte del traino dell’area cattolica moderata locale) arrivò al 31,2% e Carlo Bronzoni (Lega, Fdi e altri) al 20,93%. Da allora il centrodestra ha fatto passi da gigante a San Polo; alle elezioni politiche il Pd è stato il primo partito (25,7%), Fdi il secondo (24%) ma a livello di coalizione la dem Ilenia Malavasi arrivò al 33% a fronte del 38,1% di Roberta Rigon. Oggi resta fuori dalla competizione per il Municipio l’area della sinistra ambientalista.

"San Polo è un piccolo comune che poteva essere un buon esempio di collaborazione - spiegano da Verdi-Europa Verde -. Purtroppo logiche di partito tutte interne al Pd e ai 5S hanno impedito che si concretizzasse l’operazione avviata con Elisa Cavatorti inizialmente indicata come candidata. Non appoggiamo il candidato Palù. Non c’è stato nessun dialogo costruttivo né con lui né con i Cinque Stelle, con i quali inizialmente era iniziato un percorso condiviso ma che hanno poi deciso di mettere in campo una operazione politica legittima ma per noi non condivisibile".

E aggiungono: "Non potremmo inoltre supportare un candidato che avvalla un’opera che ci vede contrari (diga di Vetto) e che conseguentemente appoggia l’utilizzo delle cave per parchi fotovoltaici anziché per fini irrigui".

La nota è stata diffusa anche tramite i social, raccogliendo commenti sarcastici. Maurizio Gambatelli (Sinistra Unita) afferma: "Fantastico voltafaccia dei 5 Stelle sulla dirittura d’arrivo, me ne ricorderò per le amministrative a Quattro Castella". Mauro Caldini chiede: "Il M5s a San Polo da chi sarebbe rappresentato adesso?"; gli risponde con un lapidario "non so" l’ambientalista Duilio Cangiari, ma anche un feroce Valterio Ferrari (Bibbiano Bene Comune): "I 5S non sanno neanche più dove stanno di casa, ma vogliamo parlare del voltafaccia per nulla dignitoso del Pd e del ‘simpatico’ comportamento di Palù?".

Il gossip politico parla di una forte convergenza tra Verdi, +Europa e pentastellati su temi comuni come la transizione verde voluta dall’Unione Europea, la sostenibilità dell’industria locale, il Patto del Fiume per la Val d’Enza. Ma anche di una interlocuzione (dopo le primarie Dem) sui contenuti programmatici tra Pd sampolese e Federazione provinciale da una parte, e ambientalisti dall’altra. Fallito il dialogo col Pd, sarebbe invece andata avanti quello con il M5s.

Cosa sia accaduto lo scorso weekend non è chiaro, ma una corrispondenza di amorosi sensi tra Movimento e Pd ha portato all’inserimento in "Progetto Comune" di Zarid e Castagnetti.