
Il campione olimpico di sci Giuliano Razzoli, oggi presidente del Consorzio dell’Aceto
Ha brillato anche di eccellenza gastronomica reggiana il G7 dell’Agricoltura organizzato in Sicilia, sul promontorio di Isola di Ortigia, la parte più antica di Siracusa, avviato lunedi scorso e che si concluderà nella giornata odierna. Le delegazioni dei responsabili agricoli dei "grandi" della Terra potranno infatti assaporare fino a oggi il mirabile sapore dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop, ospitato, per tramite del suo consorzio di tutela, nelle sale del Padiglione Italia. I rappresentanti di Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, più nove Paesi africani invitati, hanno, in questi giorni, potuto degustare un’esclusiva eccellenza del nostro territorio, ormai conosciuta, e nel settore in particolare invidiata, in tutto il mondo. Presente in loco Davide Borghi, consigliere del consorzio presieduto dall’olimpionico di sci, recentemente ritiratosi, Giuliano Razzoli (egli stesso cultore, con l’acetaia di famiglia a Razzolo, sul nostro appennino, del citato prodotto) ha fatto da maestro di cerimonie. Assieme agli addetti di Origin Italia ha infatti proposto agli ospiti del G7 una rivisitazione di erbazzone balsamico e un piatto preparato da "Pause Atelier dei Sapori", denominato "arvuié", un arrotolato in pasta brisé alla barbabietola con fonduta di Parmigiano Reggiano e mousse di ripieno di cappelletti reggiani: sormontata da alcune gocce di Balsamico Reggiano Dop stravecchio. A chiudere gli assaggi: un succulento lampone ripieno dell’ "oro nero" di Reggio, il più volte citato, e prelibato aceto, per l’appunto.
L’intensa esperienza della delegazione del consorzio di tutela ha destato grande successo tra i partecipanti all’importante evento, che hanno potuto ascoltare il racconto del lungo processo produttivo che contraddistingue l’Aceto Balsamico Tradizionale Dop di Reggio Emilia. A rimarcare che l’enogastronomia è a tutti gli effetti una importante forma di cultura; perché racchiude in sé tradizioni, identità, storia, arte e socialità. Di cui, a ben guardare, è piena anche la nostra provincia.
g.g.