Il patto di Massari con la coalizione: "No a spartizioni per la mia giunta"

Il centrosinistra presenta la sede del comitato elettorale. L’alleanza firma il programma per la città. Un altro ‘strappetto’ di discontinuità del candidato sindaco: "Sceglierò solo in base alle competenze". .

Il patto di Massari con la coalizione: "No a spartizioni per la mia giunta"

Il patto di Massari con la coalizione: "No a spartizioni per la mia giunta"

"La mia giunta? Voglio superare quel modo vecchio di vedere la politica, dando una casellina a ciascuno della coalizione. Vedremo il risultato elettorale e, su mia responsabilità, definirò le deleghe basandomi sulle competenze e scegliendo anche tra persone non di partito e fuori dalle liste". Il candidato del centrosinistra Marco Massari fa un altro strappetto di discontinuità. Dopo aver detto di "voler azzerare le deleghe", quando si presentò ufficialmente due mesi fa, promette di andare controcorrente rispetto al predecessore (il sindaco Vecchi nella giunta attuale aveva nominato un assessore per ciascuna lista di coalizione anche in virtù – questo va detto – del loro boom di preferenze).

Anche perché nel ‘campo larghissimo’ dell’alleanza sono in tanti, troppi. Basta notare il tavolo attorno a Massari che ieri ha inaugurato la sede elettorale nell’ex negozio della West, in via Toschi all’angolo con via San Carlo, posizione strategica fra le piazze San Prospero e Fontanesi. "Sarà sempre aperta e i cittadini troveranno qualcuno della coalizione ogni giorno. Non sarò un uomo solo al comando, ma un allenatore che se necessaria entrerà in campo anche per giocare".

Con lui c’erano i vertici del Pd locale che traino l’alleanza formata da MoVimento 5Stelle, Azione, Uniti per Reggio Emilia (lista in cui convergono +Europa, Italia Viva e Psi), Verdi/Possibile (Europa Verde più il gruppo civico), Sic (Sinistra Italiana più Rec-Reggio Emilia in Comune) e una lista civica ‘Massari Sindaco’ che fa riferimento allo stesso candidato (ma che ieri, se non lui stesso, non aveva rappresentati ancora da svelare).

Il segretario provinciale dem Massimo Gazza ha poi messo i punti sulle ‘i’ sgombrando il campo da malintesi o ritirate di logiche interne: "Lanfranco de Franco sarà il nostro capolista". L’assessore uscente, in lizza fino all’ultimo per candidarsi salvo poi fare un passo indietro in favore di Massari per trovare una quadra unitaria evitando di fatto le primarie, è forte anche di un documento firmato all’unanimità dall’assemblea cittadina Pd, proponendolo come vicesindaco. Ma qui starà a Massari.

Da una ‘magna carta’ all’altra. Massari ieri ha firmato simbolicamente con tutti gli alleati "il patto per la città" che non è altro che il programma elettorale dal titolo ‘Siamo Reggio’ che si snoda su dieci punti-linee guida (dalla legalità alla trasparenza, dalla sanità pubblica alla cultura fino a diritti, imprese e lavoro, sostenibilità, città senza barriere e antifascista).

Una coalizione plurale e che a livello nazionale ha posizioni molto differenti ta loro, ma tenuta insieme a Reggio sui temi locali. Nel nome del bene comune, gli alleati ieri hanno respinto le domande su diatribe nazionali o passate. Come il M5s ("mai col partito di Bibbiano", disse l’ex leader Di Maio) con la coordinatrice Elena Mazzoni che spiega: "C’è un nuovo corso nazionale col leader Conte e a livello locale c’è piena convergenza sui temi a noi cari. Stiamo con Massari che porterà discontinuità". E così anche Claudio Guidetti segretario di Azione che risponde alle posizioni avverse del leader Carlo Calenda al numero uno della Cgil, Maurizio Landini: "Noi ci occupiamo di questioni locali qui. Il cambiamento non sta a destra come promettono, ma lo porteremo noi con Massari". Maura Manghi di Italia Viva/Uniti per Reggio promette: "La coalizione non finirà dopo le elezioni, ci sarà un tavolo di concertazione che durerà cinque anni a prescindere da chi sarà eletto". Infine, dipinge bene il quadro Cosimo Pederzoli di Sinistra Italiana/Sic: "Il miracolo di Massari, grazie al suo pragmatismo, sta proprio nell’effetto di mettere insieme realtà diverse fra loro".