Il sindaco Sassi: "Febbio non si fermerà"

Ieri l’incontro con i rappresentanti degli Usi Civici. "Occorre abbandonare vecchie ruggini e lavorare insieme".

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Un ruolo difficile quello del Comune di Villa Minozzo che, nel tentativo di salvare l’immagine della stazione di Febbio, cerca di riavvicinare le due parti in contradditorio: la gestione della società La Contessa e la proprietà del Comitato Usi civici le cui divergenze hanno portato all’improvvisa chiusura degli impianti dando luogo a una vivacissima polemica sui social. Il Sindaco e la Giunta del Comune di Villa Minozzo, dopo aver raccolto martedì scorso le ragioni del contrasto dai rappresentanti della società La Contessa, ieri hanno incontrato e ascoltato quelle dei rappresentanti degli Usi civici.

"Le posizioni sono diverse, soprattutto sulla programmazione del futuro della stazione di Febbio – afferma il sindaco Elio Ivo Sassi – e la nostra funzione è quella di avvicinare le parti della comunità di Febbio. La prossima settimana faremo un incontro congiunto e la nostra speranza è che si plachino gli animi in modo da ripristinare un accordo per dare seguito alla gestione. Entrambe le parti esprimono reciproche accuse e lamentele, e ognuna può avere anche ragione dal suo punto di vista, ma qui si tratta di abbandonare vecchie ruggini e di lavorare insieme. Noi come Comune stiamo lavorando per quello, ossia per appianare ogni divergenza".

La storia della stazione di Febbio, tra pubblico e privato, parte da lontano e ha attraversato periodi difficili e addirittura fallimentari. Oggi si parla di un assetto organizzativo valido ed efficiente con due impianti di risalita, autorizzati all’esercizio per quattro anni e dotati di impianti di illuminazione che consentono l’attività anche notturna al servizio dei due rifugi posti su diverse quote di altezza.

"La posizione del Comune è fondamentale nella ricerca di un’intesa tra le parti - aggiunge il sindaco Sassi –, però è irremovibile: Febbio è un patrimonio da non disperdere, con oltre 2000 metri del Cusna rappresenta un valore aggiunto per tutto l’Appennino reggiano. Anche l’estate appena trascorsa, migliaia di turisti a piedi o in mountain bike hanno percorso le nostre montagne. Nessuno vuole buttare per aria l’accordo, si tratta di affrontare la situazione presente e futura nella giusta armonia. Nell’incontro della prossima settimana cercheremo di avvicinare le parti attraverso un dialogo costruttivo lasciando da parte episodi che appartengono alla storia del passato. A causare la rottura sono state, soprattutto, le diverse opinioni sulla gestione della stazione. Noi chiederemo a tutti di fare un passo indietro per riprendere la collaborazione con spirito nuovo. Se questo non avverrà, saremo costretti a trovare qualche altra soluzione. Febbio non si fermerà".

Settimo Baisi