Il trucco sulle commesse per far vincere le gare

Ecco come facevano i militari a far ottenere i lavori soltanto a Benedetti. In una intercettazione: "Quella frase... a quel punto sei tu l’unico mio fornitore".

Il trucco sulle commesse per far vincere le gare

Il trucco sulle commesse per far vincere le gare

Gli indagati nell’inchiesta "Leonida" sono complessivamente dieci, tra cui tre collaboratori di Esa e due manager di municipalizzate che si occupano di rifiuti. Solo cinque però sono oggetto di misure coercitive. Oltre al patron di Esa e a sua figlia, vi sono tre pubblici ufficiali attualmente sospesi dai pubblici uffici: il generale Giulio Botto, il colonnello Luca Corrieri e l’ingegner Luigi Brindisi, con ruoli di primissimo piano nello stabilimento Aid di Noceto (Pr) dove Esa aveva progettato (nel 2013), installato e gestiva due forni inceneritori in cui vengono distrutti armamenti obsoleti, anche di Paesi Nato. Dagli anni ’80 lo stabilimento è Centro di manutenzione avanzata dei missili Hawk dell’Esercito italiano e di membri della Nato "conservando comunque la struttura designata al trattamento di munizionamento convenzionale di artiglieria. Dal 2021 è stata progettato l’affidamento di ulteriori attività di gestione del munizionamento missilistico anche per conto di altri Paesi alleati della Nato". Da una relazione dell’Aid emerge un appalto da oltre 551mila euro per l’affidamento del "servizio per la predisposizione di attrezzature, la sperimentazione ed i test in preparazione dell’attività di demilitarizzazione delle teste di guerra e dei motori dei missili Aster 15 e Aster 30 con l’ausilio di water-jet, come richiesto da MBDA Francia". Un affare in cui Esa voleva entrare dopo che la società incaricata Esplodenti Sabino di Chieti, a seguito di un infortunio con tre morti, aveva sospeso le proprie attività. Secondo l’accusa, per ottenere questa ed altre importanti commesse (o consigli utili ad accaparrarsi lavori) da Aid, Benedetti avrebbe corrotto i tre offrendo loro mazzette, pranzi e cene di lusso allietate da stupende escort come Maria, Sandy e Diana, biglietti per lo stadio e champagne. Le posizioni dei tre sono distinte, anche sul piano soggettivo, come nota la stessa Procura: c’è chi avrebbe svolto consulenze illecite per la società di Bibbiano; chi avrebbe fortemente sponsorizzato Esa (per farle avere la maxi gara per gli Aster); chi avrebbe splittato commesse in modo da aggirare la Legge sugli appalti. Botto, intercettato il 15 novembre 2023, spiega ad Enrico Bendetti che da Noceto si stava operando per rimuovere una clausola dal contratto con MBDA, con la commessa che sarebbe andata automaticamente ad Esa. "Sto aspettando che che la firmi il senatore (Nicola Latorre, allora direttore nazionale Aid, ndr)... gli stiamo scrivendo che quella frase lì verrà modificata...". E ancora: "Una volta, con quella frase lì... tu non sei... non puoi neanche andare da nessun altro sub-fornitore...". E ridendo: "…quindi, quella lì, a quel punto, è chiaro che blinda... a questo punto sei tu che sei l’unico mio sub-fornitore sarai tu che mi farai un’offerta e io l’accetto".

Francesca Chilloni