Il valore della vita, dalla tragedia alla rinascita: "Vi racconto mio figlio, morto a causa della droga"

Gianpietro Ghidini ha fondato "Ema Pesciolino Rosso", associazione con la quale sensibilizza i giovani .

"Ema era mio figlio". Così Gianpietro Ghidini ci ha spiegato il significato del nome dell’Associazione "Ema Pesciolino Rosso", all’evento del 15 marzo scorso, all’oratorio San Filippo Neri di Poviglio. Noi alunni delle Classi II A e II B della scuola Panizzi di Brescello – insieme ad altri ragazzi della De Sanctis di Poviglio – abbiamo partecipato all’incontro "Lasciami volare". Gianpietro Ghidini ci ha coinvolti e ci ha fatto riflettere sulle dipendenze dall’alcol, dalle droghe, dal gioco d’azzardo, dal fumo, dal cellulare, dall’autolesionismo, che diventano un’ossessione per chi ne diventa vittima. Successivamente ci siamo soffermati sulle motivazioni che a volte spingono i giovani a provare qualcosa di forte ed inusuale. Diverse sono state le nostre risposte: per essere accettati da un gruppo di compagni, per sembrare più grandi, per superare lo stress, per provare un immediato piacere e dimenticare un triste presente, per curiosità. Poi ci è stata raccontata la storia di Emanuele, 16enne che, inaspettatamente, ad una festa di amici maggiorenni, aveva assunto sostanze stupefacenti. In seguito si gettò nel vicino fiume Chiese, nello stesso punto in cui dieci anni prima aveva liberato il suo pesciolino rosso. La disperazione di suo papà, dopo aver sognato di salvare Emanuele dal fondo del mare, si è trasformata in una grande energia, con la promessa di trasmettere ai giovani il valore della vita con i suoi principi: rispetto, verità e legalità. Anche l’intervento di Marco è stato molto toccante: dopo anni di sofferenze, egli ha ritrovato in Gianpietro l’affetto dei genitori, persi anni prima. Questo appuntamento, così emozionante, ha reso noi ragazzi più responsabili delle nostre scelte. Ci ha insegnato a combattere con coraggio le difficoltà e a contrastare il male con l’amore.

Classi II A e II B