
di Lara Maria Ferrari
Nella galleria globale del circuito Off di Fotografia Europea spicca un progetto espositivo dedicato a 12 anni di attività dell’associazione Flag No Flags contemporary art, nella chiesa dei SS Agata e Carlo.
‘Integrità dell’Esperienza’, questo il titolo, raccoglie la testimonianza e l’interazione delle mostre che si sono susseguite nell’arco temporale 2010-2023, grazie all’importante lavoro di Beppe Villa e Paola Rubertelli, con la preziosa collaborazione di Giovanni Nicolini per la parte testuale e di scelta nella programmazione.
Il progetto documenta l’approccio olistico con cui l’associazione ha proposto la narrazione dell’uomo e l’interpretazione delle sue vicende sociali, nel continuo divenire dei legami ecologici, politici, religiosi, economici, storici e culturali.
Flag No Flags ha indicato l’idea che della narrazione di abusi, ingiustizie e mutazioni che interessano l’Africa, a causa di totalitarismi, colonialismo e apartheid, fossero protagonisti artisti provenienti dal continente. Coerente con questi obiettivi, è poi apparsa l’estesa rassegna di giovani autori di area scandinava e nord europea che hanno proposto opere permeate da forte sensibilità a tematiche socio-ambientali.
Cinque i cicli compositivi della mostra.
‘UtopiaDistopia’, in cui si afferma l’idea di poter contribuire al miglioramento delle istituzioni e allo sviluppo della ricerca scientifica; ‘Cogliere il cambiamento, testimoniare la metamorfosi’, in cui il percorso è conoscenza e gli impedimenti del contemporaneo richiedono soluzione ora, nella pratica di un’esperienza partecipata; ‘DislocazioniMigrazioni’ mette in luce il movimento, ora al centro di ogni riflessione biopolitica utile a rimettere in questione i regimi di spazialità dominanti; ‘In forma individuale’, risposta ai miti del collettivismo creativo attraverso l’utopia generosa della ricerca personale; infine, ‘Altri linguaggi corpo-parola-musica’, che pone al centro il corpo, sede del movimento che trascende l’espressione verbale.