"Io, autistica, finalmente ho un lavoro"

La vittoria di Federica Montagna: dopo anni di tirocini a 250 euro al mese, il contratto a tempo determinato

"Io, autistica, finalmente ho un lavoro"

"Io, autistica, finalmente ho un lavoro"

"A volte mi sembrava di non avere più speranze di trovare un occupazione, ma un barlume restava sempre. Ci credevo. E quando mi hanno detto che ero stata assunta è stata una grande felicità".

Dopo 10 anni di lavoretti e tirocini come assistente nelle mense degli asili, finalmente Federica Montagna - una ragazza con disturbo dello spettro autistico - ha ottenuto un lavoro con un dignitoso stipendio, un contratto regolare sia pur a tempo determinato, con contributi versati ed ogni tutela. Un grandissima vittoria per la giovane santilariese che, affiancata dalla battagliera mamma Maria Rosaria Polito, lotta da anni per i suoi diritti di cittadina "speciale", per riuscire a realizzare quella autonomia lavorativa che è anche diritto ad una cittadinanza piena.

"Sono felice perché nella nuova occupazione svolgo le stesse mansioni che ho svolto negli asili" spiega la ragazza, ora dipendente di una cooperativa che si occupa di ristorazione scolastica. Si trova bene con le colleghe e nell’ambiente in cui opera, e un lavoro che già conosce le dà ancora più forza nel mettersi alla prova.

La speranza ora è che il contratto - attivato il 25 settembre e di durata trimestrale - le venga rinnovato a scadenza. Per un decennio Federica - dolcissima e tenace - è passata da un contrattino all’altro, in un tirocinio infinito nelle scuole comunali di Sant’Ilario, che le restituiva un salario di appena 250 euro al mese. Ha anche lavorato come "scaffalista" in un supermercato locale, ma anche in quel caso una volta scaduto il tirocinio non era arrivata la tanto sognata assunzione.

La giovane è affetta da Hfa: autismo ad alto funzionamento, una forma di disturbo che le è stata diagnosticato solo alle soglie della maggiore età ma che non le ha impedito di diplomarsi e recentemente di conseguire la patente di guida. Non ha mai avuto timore ad esporsi sui mass media e insieme a mamma, anche tramite i social network, sostiene le persone come lei e sprona le loro famiglie a non abbattersi: "Si possono conquistare tante autonomie, una vita sociale e lavorativa soddisfacenti sono possibili", anche se i pregiudizi e i muri culturali da abbattere sono tanti.

Francesca Chilloni