L’Hospice ora è una casa più grande

Due nuove stanze e uno spazio polifunzionale per i familiari alla Madonna dell’Uliveto grazie a un’eredità

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ALBINEA

Due nuove stanze, all’Hospice Casa Madonna dell’Uliveto, per ammalati con bisogni di cure palliative anche non oncologici e uno spazio polifunzionale pensato soprattutto per i familiari, ma anche per attività di formazione. Annamaria Marzi (presidente di Madonna dell’Uliveto) e Mirta Rocchi (direttrice del servizio) ieri hanno ufficialmente presentato l’ampliamento della struttura di Montericco.

"Sono state realizzate – spiega la presidente Marzi – due nuove camere e un soggiorno per un investimento complessivo di oltre un milione di euro coperto in parte grazie a un’eredità che abbiamo ricevuto e con donazioni e offerte accantonate. Per la nostra provincia ci sono solo due hospice con pochi posti letto: 14 a Guastalla e anche a Montericco ora diventano 14. I malati sono pochi per assisterli in modo personalizzato. I malati ci dicono che posti come questo ce ne dovrebbero essere di più nel nostro territorio. L’assistenza è molto qualitativa perché sono anche pochi gli ammalati. Siamo convenzionati con l’azienda sanitaria per cui l’assistenza è gratuita". Marzi ha poi sottolineato l’importanza delle cure palliative per le opportunità che offrono "per vivere al meglio il tempo che resta, delle loro utilità ed efficacia nel controllo del dolore e della sofferenza. Il dato di realtà che si impone è il bisogno di cure palliative per una parte sempre più ampia di popolazione. L’Hospice non è il posto per morire, ma è anche il posto dove si può stare meglio e avere una buona assistenza".

La direttrice del servizio Mirta Rocchi ha ricordato che il bisogno per cure palliative non è soltanto per malati oncologici. Rocchi ha assicurato il grande impegno nell’offrire "il nostro contributo al processo di rafforzamento della rete cure palliative locale di cui l’Hospice è un nodo con l’obiettivo di rendere la richiesta e l’acceso a queste cure più diffuso a livello territoriale. Vorremmo che al centro del dibattito fosse riportata la cura come approccio che accompagna la persona fino alla fine del suo percorso". Domenica si svolgerà l’inaugurazione che non sarà quella ‘classica’ con il taglio del nastro e la presenza di molte autorità. Dalle 10 alle 13 sarà proposta l’iniziativa ‘100 voci per salvare bellezza e restare umani’, narrazioni partecipate con Monica Morini (Teatro dell’Orsa) e la musica dal vivo di Gaetano Nenna con visita guidata nella casa e un aperitivo nel nuovo spazio. Dalle 17 alle 20.30 sarà celebrata la Messa da don Matteo Mioni per poi proseguire con un apericena e un concerto.

Matteo Barca