La festa per i 25 anni di Unimore "Reggio, un successo straordinario"

Porro: "Vicini al 40% di iscritti dell’ateneo". Cipolli: "Ampiamente superato l’obiettivo di 20mila studenti"

La festa per i 25 anni di Unimore  "Reggio, un successo straordinario"

La festa per i 25 anni di Unimore "Reggio, un successo straordinario"

Venticinque anni e scoprirsi grandi. L’Università degli Studi di Modena e Reggio ha festeggiato l’anniversario della storica firma del Protocollo d’Intesa che fece nascere un Ateneo a rete di sedi, rendendo onore ai protagonisti passati e presenti. Nell’aula magna Manodori di via Allegri è stata l’occasione per un bilancio che ha raggiunto o superato gli obiettivi, ambiziosi, di 25 anni fa.

A Palazzo Dossetti la giornata si è aperta con l’intervento del Magnifico Rettore di Unimores, il professor Carlo Adolfo Porro. "Oggi ricordiamo un punto di svolta per la nostra Università: la trasformazione in un Ateneo a rete di Sedi, che non solo ha ampliato le opportunità accademiche, ma ha segnato un’importante evoluzione per la nostra comunità. È il momento di fare un breve bilancio di ciò che abbiamo realizzato finora. Reggio ha avuto un successo straordinario, arrivando in pratica al 40 per cento degli iscritti di Unimore, con il 60 per cento a Modena". Il rettore ha sottolineato molti punti di forza dell’ateneo, come Unimore Sport Excellence.

E’ poi intervenuto il professor Carlo Cipolli, primo Rettore dell’Università a Reti di sedi, che ha illustrato le sinergie istituzionali che hanno portato a varare il progetto, confrontando gli obiettivi delle iscrizioni con i risultati: "All’inizio tra Modena e Reggio si ipotizzava di arrivare a 20mila studenti, oggi sono già stati superati i 26mila con potenzialità di crescita".

Il sindaco di Reggio, Luca Vecchi, dopo "aver dato il giusto merito ad Antonella Spaggiari" (primo cittadino di Reggio negli anni della firma del protocollo), è passato all’attualità: "La protesta degli studenti in molte grandi città, le tendopoli, interrogano anche le istituzioni locali - ha detto Vecchi -. Bisogna sbloccare le opportunità di accesso, è in gioco l’articolo 3 della Costituzione". Per il sindaco "si tratta di una criticità che può arrivare anche in una città media come la nostra".

Porro e Vecchi hanno ricordato l’intervento al padiglione Marchi del San Lazzaro che porterà 75 nuovi posti letto, oltre a un auditorium e a sale studio. C’è poi in gioco da troppi anni un progetto al San Lazzaro per laboratori del dipartimento di scienze ingegneristiche. "E’ possibile finalmente chiudere questa operazione - ha detto il sindaco -, sono fiducioso che potremo annunciarlo in tempi brevi".

A seguire sono intervenuti Claudia Aguzzoli (vicepresidente della Provincia), Stefano Landi (commissario straordinario con funzione di Presidente della Camera di Commercio), Romano Sassatelli (presidente della Fondazione Manodori) e Carlo Baldi (presidente della Fondazione Far Studium Regiense).

Momento significativo della cerimonia è stato la consegna di una targa di riconoscimento ai protagonisti della firma del Protocollo d’Intesa del 27 maggio 1998. Tra gli insigniti Carlo Cipolli, Antonella Spaggiari, Roberto Ruini (ex Presidente della Provincia) e Paolo Zoboli (figlio del compianto Reno Zoboli).

Insigniti anche Dario Caselli (presidente della Fondazione Manodori dal 1994 al 2001 e firmatario dell’atto), Carlo Baldi (presidente di Reggio Città Studi dal 1993 al 2001), Giovanna Guerzoni, in memoria del padre, professor Luciano Guerzoni (già Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Università e della Ricerca), Maura Catellani Guerzoni (moglie del compianto senatore - omonimo del precedente - Luciano Guerzoni), e Giuliano Barbolini (sindaco di Modena dal 1995 al 2004).

Riconoscimenti anche per Luca Vecchi, Giorgio Zanni, Stefano Landi, Romano Sassatelli, monsignor Giacomo Morandi, Roberta Anceschi (presidente di Unindustria Reggio) e Mauro Severi (presidente del Comitato Reggio Città Universitaria).

Paolo Patria