Lacrime e fiori bianchi per l’addio a Michela

Una folla commossa ha riempito il santuario della Beata Vergine dell’Olmo nell’ultimo saluto alla bambina di 10 anni stroncata da un infarto

Lacrime e fiori bianchi per l’addio a Michela

Lacrime e fiori bianchi per l’addio a Michela

Una folla straziata dall’assurdità del dolore e tantissimi bambini con gigli bianchi in mano hanno accolto ieri pomeriggio sul sagrato del Santuario della Madonna dell’Olmo il feretro della piccola Michela Nunziata, morta a soli 10 anni. Una bambina socievole e bella, dolcissima, vittima giovedì scorso di un malore che l’ha colpita nella sua abitazione strappandola dall’abbraccio di mamma Tiziana e di papà Angelo, proprio pochi giorni prima della Prima Comunione. Nel grande santuario hanno trovato posto a fatica tutte le persone accorse per stare accanto ai familiari. Attoniti adulti e bambini – compagni di classe e di catechismo del piccolo angelo –, ai quali il parroco don Angelo Orlandini ha rivolto un invito alla preghiera anche a fronte a tragedie che non sono spiegabili con la razionalità ma domandano solo un atto di fede. Sulla piccola bara bianca, anche un peluche e semplici pratoline, a simboleggiare quell’infanzia pura e radiosa che è stata strappata a Michela. Ai funerali era presente il sindaco Fausto Torelli, in rappresentanza dell’intera comunità e una delegazione della scuola elementare De Amicis, dove la bambina frequentava la quarta. E proprio Torelli e una della maestre hanno letto messaggi di cordoglio. Al termine della cerimonia, all’uscita del feretro, sono stati lasciati volare in cielo tanti palloncini bianchi. La piccola sarebbe stata colpita da un grave arresto cardiocircolatorio che non le ha lasciato margine di recupero, nonostante due ore di tentativi di rianimazione. La famiglia, originaria di Sarno (Salerno), da anni è residente in Val d’Enza: per questo l’ultima dimora delle spoglie mortali della bimba sarà il cimitero di Montecchio.

f. c.