Maglia del duce al locale. Iori: "Questi messaggi non vanno normalizzati"

Non si placano le polemiche dopo la denuncia dell’esponente dem. Tarquini: "Ci sono ruoli istituzionali che impongono più capacità di riflettere" .

Maglia del duce al locale. Iori: "Questi messaggi non vanno normalizzati"

Non si placano le polemiche dopo la denuncia dell’esponente dem. Tarquini: "Ci sono ruoli istituzionali che impongono più capacità di riflettere" .

Non si placano le polemiche i merito al polverone sollevato dalla denuncia del presidente del consiglio comunale dem Matteo Iori sulla presenza in un locale reggiano di un cliente con una maglietta dalla scritta ’Benito santo subito’, in cui stigmatizzava anche il comportamento dei gestori del locale che non lo avrebbero allontanato. Nelle scorse ore Iori e il proprietario dell’Osteria Doppio Litro, Antonio Catellani, si sono confrontati. "Il signor Catellani, che a 70 anni gestisce con i figli il locale mi ha risposto con grande educazione e ascolto – spiega Iori –. Ha capito le mie perplessità e mi ha detto che ne parlerà con i figli che si erano intrattenuti col cliente a fine serata, ha rimarcato che lui è ben lontano dalle idee proposte da chi portava quella maglietta e che se ricapitasse chiederebbe al cliente di indossarne una diversa. Gli ho chiesto scusa per avere sollevato un ’polverone’ che coinvolgesse il suo locale, ma gli ho anche spiegato perché per me era importante sollevare questo tema e ha capito, invitandomi ad andare a trovarlo all’Osteria appena possibile. È stata una chiacchierata costruttiva". E aggiunge: "Penso di aver fatto bene a sollevare il problema? Ritengo di sì. Mi sembra che ultimamente più persone si sentano autorizzate a mostrare la nostalgia del ventennio che reputo più vergognoso per il nostro Paese. Il rischio del non dire nulla è che certi messaggi finiscano per essere ’normalizzati’ e che chi li mostra si senta sempre più in diritto di farlo".

L’appoggio a Iori arriva anche dal consigliere regionale Pd Federico Amico: "Ha fatto bene a esprimere la sua opinione di cittadino e di antifascista. Non è rimasto indifferente, e questo è importante, ha usato toni corretti e messo in evidenza le tante situazioni di provocazione con cui purtroppo spesso ci troviamo coinvolti, e questo è altrettanto importante".

Di diversa opinione, invece, il consigliere comunale d’opposizione Giovanni Tarquini: "Ci sono ruoli istituzionali che impongono una maggiore capacità di riflettere prima di cedere alla tentazione di parlare d’istinto. Non si può che censurare il nemmeno tanto velato invito a non frequentare un locale in cui si permette ai clienti addirittura di indossare magliette che, in modo goliardico e senza dubbio inadeguato, offendono la memoria di chi ha combattuto contro il fascismo. Locali rossi e locali bianchi. E no! Chissà come la pensa al riguardo il sindaco". E la candidata nella lista di Tarquini, Alessandra Guatteri (ex grillina), rincara: "Mi chiedo se un uomo così avventato e pronto a scatenare l’inferno contro qualcuno possa presiedere con correttezza un consiglio comunale e soprattutto mi chiedo se il Pd si renda conto di quello che succede. Forse se ne rende conto ed è proprio quello che vuole: polarizzare e distrarre dal disastro cittadino".