L'addio a Marco Cantù
Guastalla (Reggio Emilia), 4 luglio 2018 – Una folla di amici si è stretta ai familiari di Marco Cantù, per tutti Spina, stroncato a 56 anni da un malore, domenica mattina, mentre era impegnato in una corsa sulle Dolomiti. Ad accogliere il feretro in chiesa anche uno striscione del gruppo di atletica di Gualtieri, con il quale spesso Marco aveva partecipato a gare e iniziative.
Gremito il duomo di Guastalla per l’addio a Marco, imprenditore titolare di un’azienda di lattonerie, appassionato di calcio ma anche di podismo. E’ stato ricordato per il suo modo di coinvolgere e di spostare le persone per eventi di comunità, sempre nel segno dell’amicizia, senza mai trasgredire, ma con estremo divertimento (FOTO).
Lo stesso parroco, monsignor Alberto Nicelli, durante l’omelia ha parlato di Marco come di una persona che ha speso la vita nello sport, tanto da apparire un colosso agli occhi degli altri. Ha parlato di Marco come di una testimonianza di bene, per il quale lo ha ringraziato. Un amico, Simone, lo ha ricordato con commozione: la sua passione per il calcio, il tifo per il Milan. E’ volato via con le ali ai piedi, facendo quello che amava fare in quel momento. Marco era felice nell’attimo in cui ha lasciato la vita terrena.
Tanti i messaggi di cordoglio per la compagna Nadia, il fratello Giovanni, i nipoti, gli altri parenti. Dopo la messa il feretro è stato trasferito a Mantova in attesa della cremazione.