Meningite in discoteca: "Chi era al Fuori Orario contatti la nostra Ausl"

Un ventisettenne si trova ricoverato in condizioni stabili al Maggiore di Parma: "Non si può escludere che quella sera abbia avuto contatti ravvicinati"

Il grande salone centrale del locale notturno Fuori Orario di Taneto di Gattatico

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Reggio Emilia, 3 ottobre 2023 – Allarme meningite per chi nella notte tra il 23 e il 24 settembre, dalle ore 23,30 alle 3.30, era presente al circolo Fuori Orario di Taneto. Un 27enne che si trovava nel locale gattaticese è stato colpito dalla forma meningococcica della contagiosa malattia ed ora si trova ricoverato al Maggiore di Parma in condizioni stabili.

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La trasmissione dei batteri avviene con l’emissione di goccioline di saliva a distanza ravvicinata: meno di un metro. Condizione frequente dentro a un locale notturno come può essere il Fuori Orario. È già iniziata la profilassi per gli stretti contatti del 27enne: nella giornata di domenica queste persone hanno iniziato la terapia antibiotica e vaccinale prevista. Tuttavia per prevenire la diffusione della malattia, i servizi di Igiene e sanità pubblica dell’Azienda Usl di Parma e di quella di Reggio hanno allargato l’indagine ed ora invitano chi ha frequentato quella notte il Fuori Orario a farsi avanti.

Si stanno cercando le persone che hanno avuto contatti ravvicinati con l’ammalato nei 7 giorni precedenti l’esordio della malattia; il periodo di incubazione infatti varia da 2 a 10 giorni, di solito 3-4 giorni.

"Dal momento che non è possibile escludere che contatti stretti siano avvenuti anche nel locale - scrivono le autorità sanitarie - si invita chi ha frequentato il locale quella notte a contattare il servizio di Igiene e sanità pubblica. Per i residenti in provincia di Parma chiamando il numero 335 7758097, dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 17,30. I residenti in provincia di Reggio sono invece invitati a chiamare il 329 2104737, agli stessi orari". Il giovane attualmente si trova ricoverato nel reparto di Malattie infettive ed epatologia del Policlinico di Parma,

in condizioni stabili: "Il quadro clinico è in progressivo miglioramento", scrive in una nota l’azienda sanitaria. Per evitare la trasmissione della malattia, "coloro che hanno avuto contatti stretti è necessario che seguano una profilassi farmacologica tramite mono-somministrazione di antibiotico. Inoltre verrà loro proposta la vaccinazione prevista, con un vaccino inattivato già largamente utilizzato nei bambini e negli adolescenti nelle vaccinazioni in età evolutiva".

I sintomi a cui bisogna prestare attenzione nelle settimane successive al contatto sono diversi: "Febbre con intenso malessere, mal di testa, rigidità nucale, nausea, vomito, e, spesso, petecchie (piccole macchie rosse della pelle). In caso di comparsa di sintomi dopo un contatto con un ammalato è necessario rivolgersi al medico curante", conclude l’Ausl.