
Il futuro dell’azienda torna in bilico: il fondo tedesco avrebbe già dovuto fare la sua proposta d’acquisto. Firmata una risoluzione in Regione, Costi (Pd): "Rischiamo di perdere un polo produttivo strategico". .
Torna a complicarsi la situazione dell’azienda Meta System, realtà che realizza sistemi elettronici per il settore dell’auto, con 700 dipendenti tra Reggio Emilia e la provincia di Varese. L’offerta d’acquisto da parte del fondo tedesco Certina, attesa entro lunedì sera, non è infatti arrivata, mentre risulta confermato il vertice di domani al ministero delle Imprese. Intanto la commissione Politiche economiche della Regione Emilia-Romagna ha approvato oggi all’unanimità una risoluzione presentata dalla maggioranza a prima firma Maria Costi (Pd) e sottoscritta da suoi colleghi di partito, oltre che dagli eletti di M5s, Civici per de Pascale e Avs. L’atto politico impegna la Giunta a sollecitare il governo affinché venga valorizzato il ruolo strategico dell’azienda nell’ambito industriale nazionale oltre a relazionarsi costantemente con l’Assemblea Legislativa sugli sviluppi della vicenda e sulle iniziative intraprese dalla Regione.
"La crisi di Meta System– sottolinea Costi – rappresenta una questione di rilevante interesse pubblico, sia per l’impatto economico e occupazionale sia per il rischio di perdita di un presidio produttivo strategico per l’Emilia-Romagna". Per questo "È necessario un intervento coordinato delle istituzioni regionali e nazionali per garantire un piano di salvaguardia dell’azienda e dei posti di lavoro", aggiunge la consigliera. Evidenziando poi la necessità di "monitorare la trattativa con il fondo Certina e sostenere l’inserimento di investimenti strategici nel piano industriale, inclusa l’ipotesi di una linea di montaggio da parte di Bmw". Alessandro Aragona, reggiano esponente di Fratelli d’Italia, sottolinea: "Il governo ha già avviato un tavolo di confronto rivelatosi importante".
L’entrata in scena del fondo tedesco aveva aperto un minimo spiraglio di speranza, in uno scenario dai toni a dir pochi foschi. Solo un paio di settimane fa i lavoratori e le lavoratrici di MetaSystem avevano dichiarato sciopero a oltranza, salvo poi ritrattare il giorno successivo, 19 marzo, quando durante una trattativa al Mimit è stata ufficializzata la disponibilità di Certina, a quel punto unico potenziale investitore interessato al salvataggio dell’azienda.