Muore e lascia 300mila euro alla sanità reggiana. “Un gesto commovente”

Il lascito testamentario di Ivan Bertolini, conducente di autobus e storico volontario della Croce Arancione, al Franchini di Montecchio e al Core. Mentre un ex dirigente dell’Ausl dona 50.000 euro. La dg Marchesi: “Il gesto generoso dimostra un legame profondo con il servizio sanitario pubblico”

Ivan Bertolini (nel tondo) ha lasciato 300mila euro alla sanità di Reggio Emilia

Ivan Bertolini (nel tondo) ha lasciato 300mila euro alla sanità di Reggio Emilia

Reggio Emilia, 5 aprile 2024 – Come da sua volontà nel testamento, ha lasciato la somma di 300mila euro alla sanità reggiana. Una metà all’ospedale Franchini di Montecchio e l’altra al Core di Reggio. L’importante lascito porta la firma di Ivan Bertolini, conducente di autobus di linea nonché storico volontario della Croce Arancione dal 1999 fino ai suoi ultimi giorni di vita, nella sua Montecchio e in tutta la provincia dove accompagnava anziani, disabili e pazienti per fare la dialisi o visite mediche in diverse strutture.

Al momento della sua morte è stato rinvenuto un testamento olografo in cui lasciava in donazione le ingenti somme agli ospedali di Reggio e Montecchio. In fondo al suo testamento ha scritto semplicemente: “Ringrazio tutti coloro che mi hanno voluto bene e che mi hanno stimato”.

A darne notizia è l’Ausl che “ringrazia questa preziosa persona dotata di rara sensibilità per il prossimo e grande generosità”, informando che “sta valutando come utilizzare i fondi altruisticamente donati dal benefattore”.

Un’altra donazione, della somma di 50.000 euro, è stata invece elargita all’azienda sanitaria locale da un ex dirigente della stessa Ausl che vuole mantenere l’anonimato. I fondi saranno destinati all’area marginalità adulta, al miglioramento dell’accoglienza in pronto soccorso, alla neuropsichiatria infantile, al Centro per la salute della famiglia straniera e al centro diurno Aida, recentemente inaugurato, dedicato all’accoglienza di adolescenti con disagio.

“È stato difficile trovare le parole giuste per ringraziare una collega che stimo, con cui ho lavorato per diversi anni e a cui mi lega una profonda amicizia. In un certo senso è un gesto commovente, oltre che estremamente generoso, che dimostra il legame profondo che unisce questa persona al servizio sanitario pubblico, a cui ha già dato tanto e che, nonostante questo, vuole sostenere in modo tangibile in un momento così difficile”, ha commentato la direttrice generale dell’Ausl reggiana Cristina Marchesi.