
Niente seggio, ma Sic transit in giunta. Ipotesi Pederzoli assessore alla pace
Nonostante il seggio non sia scattato per quattro voti (anche se manca ancora la vidimazione ufficiale della commissione elettorale sulle urne) il neo sindaco Marco Massari starebbe pensando di riconoscere comunque l’ottimo risultato di Sic (Sinistra in Comune) facendolo entrare in giunta. Sono giorni di consultazioni tra il fresco primo cittadino e i partiti per nominare la sua squadra. Il Pd – che farà la voce grossa nella ‘rosa’ – sta facendo da sarto per cucire su misura l’abito migliore possibile. Presto ci saranno dei colloqui con Sic che ha visto il grande risultato di Federica Zambelli (477 preferenze). Ma la trattativa prevederebbe sul tavolo l’ipotesi di inserire in giunta (con una delega alla ‘pace’, un’autoproposta chea era piaciuta a Massari) Cosimo Pederzoli (foto), arrivato secondo dietro alla Zambelli. Se quest’ultima, agli occhi Dem, è vista come ‘troppo estrema’, il segretario di Sinistra Italiana ha dalla sua un ottimo rapporto col neo sindaco che conosce da tempo e vanta nei confronti del Pd, un ‘credito’ per aver sancito alleanze in altri comuni della provincia. Inoltre, il patto pre-elettorale di Sic era così fatto: in caso di seggio, l’assessorato spetta a Sinistra Italiana e il posto in Sala del Tricolore a Rec-Reggio Emilia in Comune. Ma l’exploit della Zambelli ha sovvertito ruoli e peso; il rischio di spaccatura c’è.
Tramonta sul nascere invece l’idea di Sabrina Pignedoli, rimasta fuori dall’Europarlamento per uno zerovirgola, come assessore in quota M5s. A invocarla ieri è addirittura Paola Soragni. "Sarebbe perfetta con le deleghe a sicurezza e legalità", ha detto la candidata sindaca di Movimento per Reggio (non eletta in consiglio) e fuoriuscita dai grillini. Ma su Pignedoli ci sarebbe già stato il veto del Pd: pagherebbe infatti proprio il suo sostegno passato sia alla Soragni sia a Coalizione Civica con cui collaborò su alcuni temi. Inoltre, Massari stima Roberto Neulichedl, capolista pentastellato, pacato e dotato di grande cultura (delega che potrebbe vedersi affidare in giunta).
dan. p.