NOI REGGIANI

Il 25 Aprile va difeso come giorno sacro che segnò la fine di una pagina nera della storia italiana. La democrazia deve essere seria e credibile per contrastare le dittature. È importante educare i giovani su questi temi per evitare ricadute negative.

NOI REGGIANI

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Il 25 Aprile non si tocca. Il 25 Aprile è un giorno sacro, e va difeso a spada tratta a 360°. E’ un giorno che ha segnato la fine di una delle pagine più nere della storia del nostro Paese, una schiavitù dittatoriale infame, e questo, nessuno deve mai dimenticarlo. Lo dobbiamo fare senza esitazioni e condannare seriamente le dittature fasciste, comuniste e di altro malefico stampo. La democrazia però se vuole stare in mezzo e dare esempio di alta civiltà, deve essere seria, concreta, e credibile, per tenere lontano e debellare senza esitazioni, questi cancri sociali. I nostri giovani non sanno cosa vuol dire fascismo, comunismo, nazismo e altro, e a scuola dovrebbe essere materia primaria di studio. Le nuove generazioni, molte volte si incanalano in questi tunnel senza uscita, perché le nostre Democrazie, sedute sui loro allori, non pensano altro che al loro potere economico (mai condiviso). Le manifestazioni si devono fare, per dimostrare che si dà credibilità a questo o quel problema, ma non devono degenerare in guerriglie a cielo aperto, spesso provocate dietro le quinte da quelli a cui non va mai bene niente. Nella Democrazia bisogna credere non solo a parole.

Franco Tagliati