Omicidio Reggio Emilia e violenza sessuale? Disposta l’autopsia

Domani verrà chiarito cosa sia successo davvero a Cecilia. Il sospetto è che, oltre all’omicidio, ci sia stato anche un tentativo di stupro

I fiori per Cecilia Hazana (nel riquadro piccolo) uccisa nel parco

I fiori per Cecilia Hazana (nel riquadro piccolo) uccisa nel parco

Reggio Emilia, 22 novembre 2021 - Calmo. Serafico. Lucido. Composto. Così è stato descritto Mirko Genco durante l’interrogatorio condotto sabato dalla mattina al pomeriggio presso la caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri. A ’torchiarlo’, il comandante del Nucleo Investigativo dell’Arma reggiana, il Maggiore Maurizio Pallante, e, soprattutto, il pubblico ministero titolare del fascicolo per omicidio e che coordina le indagini, Maria Rita Pantani.

Il focus Omicidio a Reggio Emilia, Mirko Genco è figlio di una vittima di femminicidio - La nonna: "Sconvolto dall’uccisione della madre"

I fiori per Cecilia Hazana (nel riquadro piccolo) uccisa nel parco
I fiori per Cecilia Hazana (nel riquadro piccolo) uccisa nel parco

Genco, in stato di fermo indiziario con l’accusa di omicidio per l’assassino di Cecilia Hazana, 34 anni, peruviana, è difeso dall’avvocato Alessia Bonini, del foro di Reggio, suo legale anche nell’ultimo procedimento che ha visto coinvolto il ventiquattrenne di Parma. Quello legato al patteggiamento di due anni, pena sospesa. Si terrà domani mattina alle 10.45 davanti al gip del tribunale di Reggio Emilia l'udienza di convalida dell'arresto del 24enne, reo confesso dell'omicidio della 34enne Cecilia Juana Hazana Loayza. 

La Procura di Reggio Emilia ha chiesto al gip la convalida del provvedimento nei suoi confronti. Tre le aggravanti contestate: futili motivi, recidiva dello stalking e minorata difesa della vittima.

Omicidio a Reggio Emilia: in duecento per chiedere perdono a Cecilia Hazana / FOTO

Quello che appare certo, invece, è che sul corpo della 34enne peruviana verrà compiuto un esame autoptico. Domani, martedì, per l’esattezza. La salma si troverebbe presso l’ospedale di Parma, e la Procura reggiana avrebbe già nominato un consulente tecnico per assistervi.

C’è un quadro indiziario che deve essere confermato e corroborato, anche ad ’excludendum’. Soprattutto c’è un elemento che è trapelato nelle ultime ore che l’autopsia dovrà chiarire in modo definitivo: non ci sono solo le coltellate, non ci sarebbe solo il tentativo di strangolamento. Cecilia potrebbe essere stata vittima, pochi istanti prima di rimanere tramortita nel parco dell’ex Polveriera, di un tentativo di violenza sessuale. Un elemento emerso nella giornata di ieri, avvolto, come tutti quelli legati all’indagine, dal segreto istruttorio, ma che, a quanto pare, è oggetto di approfondimento. Un dettaglio in più che si aggiunge agli ultimi momenti in vita di Cecilia. L’attacco di gelosia che l’ha sopraffatto dopo aver visto una foto postata sui social in cui Cecilia era in compagnia di altre persone; gli sms, i messaggi whatsapp, ed il tragitto in macchina da Parma a Reggio. L’incontro in un noto locale del centro cittadino, due chiacchiere, e lei che improvvisamente va via con lui. La accompagna a casa a piedi. 15 minuti di tragitto per andare in via Melato, ma al parco succede l’irreparabile. La lite. L’ipotesi di una violenza sessuale, ed il tentativo di strangolamento. Cecilia rimane tramortita a terra. Lui le prende le chiavi di casa, entra in appartamento, prende un coltello da cucina; scende di nuovo e le infligge svariati fendenti uccidendola. Tutto lucidamente assurdo.