"Papà picchia la mamma, aiutateci"

Maltrattamenti in famiglia, la testimonianza della nonna in aula: "Fu il figlio di 10 anni a lanciare l’allarme"

"Papà picchia la mamma, aiutateci"

"Papà picchia la mamma, aiutateci"

"Lui picchia la mamma, io ho solo dieci anni e non posso aiutarla". Era stato il figlioletto della donna a chiamare il 112 per cercare di proteggerla: un dettaglio emerso ieri dalla deposizione in tribunale della nonna, la madre della 38enne che si è costituita parte civile nel processo a carico dell’ex fidanzato. Lui, un 43enne arrestato in ottobre dai carabinieri, è tuttora sottoposto alla custodia cautelare in carcere: difeso dagli avvocati Mario Di Frenna e Lucia Larocca, deve rispondere di maltrattamenti anche davanti al minore, sequestro di persona e lesioni. "Mio nipote mi riferiva che loro litigavano e lui offendeva la mamma", ha riferito ieri la nonna su una vicenda familiare turbolenta: un contesto borderline, in cui allora entrambi, la figlia e il compagno, facevano uso di droga.

Nella scorsa udienza, in marzo, davanti al collegio dei giudici presieduto da Cristina Beretti, a latere Giovanni Ghini e Silvia Semprini, la donna, tutelata dall’avvocato Paolo Bertozzi, era stata sentita dietro un paravento. Rispondendo al pm Piera Cristina Giannusa (foto), aveva raccontato che un giorno, il 18 giugno 2023, lui tentò di strangolarla e cercò di affogarla nella vasca. E poi, due mesi dopo, il 13 agosto 2023, durante un tragitto in auto, fu costretta a scendere e a camminare a quattro zampe intorno alla macchina: risaliti a bordo, alla sua richiesta di bere acqua, era stata fatta uscire dall’abitacolo, presa per i capelli e la sua faccia schiacciata contro l’asfalto. Alla sera lui avrebbe cercato di soffocarla con un braccio, facendole perdere i sensi per alcuni secondi; e poi l’avrebbe percossa con un tubo di alluminio, chiudendo la porta del corridoio per non farla scappare e mettendo la chiave sotto il proprio cuscino. La nonna ha raccontato che a un certo punto madre e bambino si sentivano solo tramite videochiamate: "Lei aveva un occhio nero e piangeva spesso. Ma non ha mai detto che lui la picchiava". Lo disse alla madre per la prima volta solo quando la chiamò per dire che era andata all’ospedale di Montecchio: "Piangeva, mi disse che voleva buttarsi giù dalla finestra e che lui aveva tentato di affogarla". Quindici giorni prima, nel maggio 2023, "il mio ex marito l’aveva accompagnata all’ospedale: aveva lividi sulle braccia ed era caduta giù dalle scale". Nella scorsa udienza lei aveva detto di essere "innamorata e succube". Oltre alla madre, ieri sono stati sentiti il padre, che ha descritto uno scenario di litigi, fino a quando non è emersa la situazione più grave in agosto; la sorella e un’amica e due dottoresse che l’avevano accolta al Csm quando lei era andata insieme a lui e poi aveva rifiutato il ricovero.

Alessandra Codeluppi