Il perseguimento dell’obiettivo della parità impone un cambiamento di paradigma nelle politiche di sviluppo del Paese. Come purtroppo accade spesso in Italia, il mercato del lavoro è il luogo dove le disuguaglianze si cristallizzano, tanto che le donne nel settore privato guadagnano il 16% in meno dei colleghi uomini a parità di livello. Tra i miei impegni c’è il sostegno al piano strategico per l’occupazione femminile e per l’attuazione della legge sulla parità salariale, che è uno dei risultati che abbiamo approvato in questa legislatura, interrotta bruscamente dal Movimento 5 stelle e dallle destre per mero tornaconto elettorale. Lavoreremo per il rafforzamento della democrazia paritaria, per l’approvazione di una legge sulla co-genitorialità, per l’approvazione della totale parità nei congedi di maternità e paternità, per il riconoscimento del valore sociale dell’attività di cura, per la riduzione dell’Iva per gli assorbenti al 4%, per la difesa della legge 194, garantendo uniformemente su tutto il territorio nazionale il pieno riconoscimento dei diritti delle donne. Per me garantire la libertà della scelta delle donne è un dovere, potenziando anche la rete pubblica dei consultori e riconoscendo le malattie croniche e invalidanti femminili come endometriosi e vulvodinia. Per me – che ho avuto l’onore di essere la prima donna sindaca della mia città – è sbagliato anche continuare a raccontare le donne che ce la fanno come "simboli". Io stessa l’ho ripetuto molte volte, per esempio quando incontravo i bambini delle scuole e loro mi domandavano, stupiti, se davvero fossi io il sindaco: in questo senso non dobbiamo essere un’eccezione, ma dobbiamo diventare la normalità.
Ilenia Malavasi,
Partito democratico