Perquisizioni negli uffici e nella casa della Castiglioni

Perquisizioni dei carabinieri nell'ex ufficio e abitazione dell'amministratrice condominiale Graziella Castiglioni, indagata per truffa a Scandiano. Grande preoccupazione tra i cittadini per bollette non pagate e buchi nei conti correnti. Interessamento di sindacati e associazioni per supportare le vittime.

Perquisizioni negli uffici e nella casa della Castiglioni

Perquisizioni negli uffici e nella casa della Castiglioni

Perquisizioni dei carabinieri ieri nell’ex ufficio e nell’abitazione dell’amministratrice condominiale Graziella Castiglioni, indagata dalla Procura per truffa, appropriazione indebita e sostituzione di persona. Un caso che ha creato in questi mesi grande apprensione e rabbia tra tante persone per bollette inevase, utenze a rischio, buchi nei conti correnti condominiali. Ieri, nell’ambito dell’inchiesta della Procura, sono state compiute perquisizioni nell’ex sede di Rubiera e anche nell’abitazione privata. Lo ‘Studio Graziella Castiglioni’ aveva improvvisamente cessato l’attività nei mesi scorsi. Colpiti condomini e inquilini a Scandiano, Rubiera, Sassuolo e in altri paesi del comprensorio ceramico. Tanti i cittadini in difficoltà per bollette e spese condominiali non pagate. All’inizio di febbraio oltre 300 persone avevano partecipato a Scandiano, al cinema teatro Boiardo, alla prima assemblea pubblica per discutere del caso dell’amministratrice condominiale Castiglioni. L’incontro era stato promosso dal sindacato Cisl e da Adiconsum che aveva messo a disposizione i suoi avvocati per le azioni civili e penali sulla vicenda. Molte persone avevano poi contattato Cisl e Adiconsum per chiedere appuntamenti e informazioni sul servizio gratuito legale offerto. Un tema discusso anche in un’altra assemblea a Rubiera organizzata da Federconsumatori, Sunia e Cgil. Il parlamentare Pd Andrea Rossi aveva in seguito presentato un’interrogazione al ministro della giustizia. Rossi aveva evidenziato la difficile situazione "in cui si trovano le famiglie in termini di fattura ‘già saldate ma da risaldare’ e di rischi connessi all’interruzione della fornitura delle utenze nonché della scorrettezza professione dell’amministratrice e del danno immateriale provocato". Il caso è stato portato pure in Regione dal consigliere Federico Amico.

m. b.