Po in secca, a Reggio Emilia riemergono relitti di oltre 70 anni fa

All’Isola degli Internati, nella golena di Gualtieri, ricostruzioni storiche raccontano di due chiatte naufragate nel Dopoguerra, la Zibello e la Ostiglia

Gualtieri (Reggio Emilia), 28 marzo 2022 - Con il Po in secca, a livelli molto bassi, emergono anche relitti navali, della seconda guerra mondiale e anche di periodi precedenti. A Sermide, nel Mantovano, è stato rinvenuto un cingolato delle truppe tedesche, in fase di recupero per poter essere esposto in museo.

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I relitti all'Isola degli Internati
I relitti all'Isola degli Internati

Ma anche nella Bassa Reggiana non mancano relitti ormai diventati un tutt’uno con la golena del Po. All’Isola degli Internati, nella golena di Gualtieri, il mancato apporto dell’acqua del grande fiume ha fatto abbassare la quota dell’area naturalistica, facendo emergere alcune imbarcazioni, tra cui una chiatta che si trova sommersa da oltre 70 anni, in uno spazio che nel dopoguerra venne dato in gestione ad ex prigionieri, per avere un reddito attraverso il legname. Per questo di chiama “Isola degli internati”.

I relitti all'Isola degli Internati
I relitti all'Isola degli Internati

Secondo le ricostruzioni storiche, in questo tratto di golena ci sono due chiatte naufragate, la Zibello e la Ostiglia, lunghe una cinquantina di metri e con una portata di oltre 5.000 quintali, costruite nel cantiere della Giudecca a Venezia, col metallo donato dall'Austria come debito di guerra. Servivano per trasportare cereali e idrocarburi all'epoca. Sull’ipotesi di recupero si è parlato spesso in passato: “Sono imbarcazioni importanti e sarebbe davvero arduo se non quasi impossibile poterle recuperare senza danneggiarle. Inoltre – dice il sindaco Renzo Bergamini – sfasciarle per ricomporle sarebbe un peccato. Stanno bene qui, l'area è comunque valorizzata dal punto di vista storico”.