Prima messa per don Claudio: "Aiutiamo le persone sole e i bimbi"

Domenica in Chiesa Grande "La mia ispirazione si è rafforzata nel periodo del Covid. Don Paolo è stato uno sprone".

Prima messa per don Claudio: "Aiutiamo le persone sole e i bimbi"

Prima messa per don Claudio: "Aiutiamo le persone sole e i bimbi"

Domenica [/EMPTYTAG]alle 18 in Chiesa Grande don Claudio Boretti, 68 anni, celebrerà la sua prima messa solenne. Don Boretti fa parte della comunità di Scandiano,che si è dimostrata negli anni una zona fertile alla chiamata di Dio.

Alcuni numeri per capire meglio: in paese a Scandiano negli ultimi quarant’anni sono sbocciate cinque vocazioni sacerdotali ben dodici i diaconi consacrati, senza dimenticare le due speciali vocazioni femminili di suor Ines Talignani,ex magistrato a Caltanissetta e di suor Chiara Gabrielli, oggi superiora del monastero di clausura di Santa Chiara a Carpi. "La mia vocazione - -dice don Claudio - è nata nel tempo: una volta diventato diacono permanente, si è rafforzata nel periodo del Covid, in quanto non potendo andare in Chiesa, mi mancava la celebrazione domenicale. Li si è rinsaldata l’idea di poter celebrare per essere in comunione con la Chiesa e si è rafforzato il desiderio di essere sacerdote. Dopo la pandemia ne ho parlato con don Paolo (Crotti, oggi rettore in Seminario, ndr) all’epoca parroco a Scandiano. Lui è stato per me uno sprone, un punto di riferimento e un esempio di sacerdote. Mi ha aiutato molto".

Boretti aggiunge: "Sicuramente nella scelta mi ha influenzato il mio passato: da fanciullo ero senza genitori, sono cresciuto in un collegio a Cremona, prima di essere adottato da una famiglia qui, e col tempo è maturato il desiderio di aiutare gli altri, soprattutto le persone sole e i bambini abbandonati".

Gianni Fiaccadori