Reggio Emilia, 12 marzo 2019 - Una canzone dedicata ai detenuti del processo Aemilia, la più grande inchiesta contro la 'ndrangheta radicata nel Nord Italia. Un attacco frontale ai pentiti, la solidarietà ai detenuti e alle famiglie, contro chi "ha 'mmescato 'a bugia ccu 'a verita'" (ha mischiato la bugia con la verità).
L'idea è del cantante neomelodico Gianni Live e il brano, accompagnato con un videoclip pubblicato su YouTube, si chiama "Pe' guagliune 'e l'Aemilia" (Per i ragazzi di Aemilia).
Il testo è molto esplicito: "Nui ca ci mettimmu 'o core dinta 'e lettere... arret' a 'sti cancelli pensann' 'a libertà" (Noi che mettiamo il cuore dentro le lettere...dietro a questi cancelli pensiamo alla libertà), quindi l'attacco al processo: "Ppe colpa d'u pentito nui stamm'a pava'... int'a stu processo Aemilia 'ncuollo a nui hanno raccuntato nu par 'e strunzate... c'hanno cundannat'" (Per colpa di un pentito noi stiamo pagando dentro a questo processo Aemilia addosso a noi hanno raccontato un paio di stronzate, ci hanno condannato".
Esplicite anche le immagini del video, con la sentenza del processo e la reazione dei familiari dei detenuti condannati, quindi le immagini dell'operazione con cui i Carabinieri chiusero il cerchio, a gennaio 2015, intorno ad oltre trecento persone accusate di aver fatto parte di un'organizzazione criminale, capeggiata dal boss di Cutro Nicolino Grande Aracri, che spadroneggiava su mezza Calabria, parte dell'Emilia e della Lombardia e aveva ramificazioni all'estero.