Quei notturni di Ghirri che parlano all’anima

Dal 26 aprile al 2 marzo 2025 il Palazzo dei Musei ospita una selezione di 56 immagini del maestro del paesaggio.

Quei notturni di Ghirri che parlano all’anima

Quei notturni di Ghirri che parlano all’anima

A partire dai notturni di Luigi Ghirri, a cui è intitolata, arriva a Palazzo dei Musei una mostra che propone un’ampia riflessione sul buio come fonte di ispirazione in fotografia. ‘Luigi Ghirri. Zone di passaggio. Discrete semioscurità’ è il vasto progetto espositivo a cura di Ilaria Campioli e parte di Fotografia Europea che dal 26 aprile al 2 marzo 2025 pone accanto alle opere del maestro, in un dialogo stimolante e fruttuoso, i lavori di fotografi di fama internazionale. La mostra mette al centro una selezione di 56 immagini di ambientazione notturna che Ghirri ha realizzato nel corso della sua produzione e che raccontano di luoghi "illuminati in maniera provvisoria, spazi che vivono una loro discreta semioscurità e che solo temporaneamente diventano luminosi in maniera festosamente provvisoria".

Per Ghirri sono i bagliori, i lampi e le piccole intermittenze, come quelle delle lucciole, a esprimere le migliori modalità di illuminazione. Se il buio è al centro della ricerca di Ghirri, le ‘micro-rotture’ generate da improvvise illuminazioni sono al centro dei progetti di una serie di autori contemporanei di fama internazionale. Mario Airò, Gregory Crewdson, Paola Di Bello, Paola De Pietri, Stefano Graziani, Franco Guerzoni, Armin Linke, Amedeo Martegani e Awoiska van der Molen indagano le zone di passaggio tra buio e luce, in cui si aprono nuove configurazioni. In occasione della mostra, Palazzo dei Musei declina il tema del buio con ‘Passaggi notturni’ (26 aprile - 29 settembre), a cura di Silvia Chicchi, che attraverso l’occhio delle fototrappole, indaga l’attività degli animali nei boschi. Realizzata in collaborazione con il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, la mostra si colloca appena oltre le zone di passaggio tra uomo e natura care a Luigi Ghirri, dove cinghiali, tassi, volpi, istrici sono i protagonisti, aprendo lo sguardo su una notte ricca di ‘passaggi’. Ingresso libero.