La Polizia ha lavorato per mesi per riuscire a individuare uno dei presunti responsabili
Reggio Emilia, 30 aprile 2017 - Arrestato dalla polizia un minorenne sospettato di aver messo a segno una rapina aggravata in danno di minore. Secondo gli inquirenti, sarebbe recidivo: una circostanza che non può che far preoccupare nell’ottica di un recupero del ragazzo.
L’episodio contestato al ragazzo era avvenuto il 25 gennaio scorso a Pieve Modolena. Al termine di una partita di calcetto tra amici un minore veniva avvicinato e rapinato da due persone di poco più grandi di lui.
Uno dei due violenti era armato di coltello. La coppia aveva minacciato in particolare un quattordicenne che aveva raccolto in un borsone i valori anche degli amici e i soldi necessari per pagare l’affitto del campo del centro sociale. I due si erano quindi dileguati con il denaro e un telefono cellulare.
Magro il bottino, ma evidente lo spavento per la vittima della rapina e per l’intera comunità, abituata a consentire ai figli di giocare, da soli, in aree comuni. Una limitazione della libertà che ha messo in ansia tutto il quartiere.
La Squadra mobile della Questura, dopo mesi di indagini, ha tratto in arresto un minore gravemente indiziato di avere commesso la rapina. Il lavoro degli investigatori reggiani si era concentrato, da subito, su un gruppo di giovanissimi che, nell’estate del 2015, aveva messo a segno ben cinque rapine nei parchi cittadini, sempre a danno di loro coetanei.
Sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico di un diciassettenne residente in città. Il gip presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna, analizzati gli elementi raccolti, ha emesso un provvedimento di affido in comunità per il giovane.
Ora si spera che il minore sospettato della rapina possa intraprendere un adeguato percorso che gli consenta di comprendere la gravità della propria condotta e, soprattutto, delle conseguenze dei propri comportamenti, per non ripetere nuovamente gli stessi errori.