Riflessione sulla Giornata della Memoria

Gli studenti leggono un articolo di Primo Levi e la testimonianza di Liliana Segre. E poi intonano la canzone ’Gam gam’ di Morricone

Riflessione sulla Giornata della Memoria

Riflessione sulla Giornata della Memoria

Il 26 gennaio 2024, noi alunni di III E della scuola media Pertini 2 abbiamo partecipato a un momento di riflessione in occasione della Giornata della Memoria, organizzato dall’Istituto. È stata un’opportunità per riflettere sull’Olocausto e la Shoah. La lettura di testi significativi ci ha messo a confronto con temi come la responsabilità personale e l’importanza della memoria storica. Abbiamo letto un articolo di Primo Levi e un estratto dal libro di Simone Veil "Solo la speranza lenisce il dolore", attraverso i quali abbiamo esplorato questioni come il senso di colpa collettiva e la vergogna, riflettendo sulle parole di Levi riguardo ai danni del silenzio e dell’oblio. La lettura della testimonianza di Liliana Segre "Come le mucche al mercato", che descrive le brutali selezioni di Auschwitz, è stato un momento commovente.

Anche gli studenti delle prime e seconde classi sono stati coinvolti, contribuendo all’atmosfera commemorativa eseguendo con strumenti musicali la canzone "Gam gam", dedicata ai bambini ebrei e resa celebre dal film "Jona che visse nella balena". La composizione del maestro Ennio Morricone, con la sua capacità di evocare emozioni, ha rafforzato il messaggio di non dimenticare le atrocità passate. La musica si è rivelata uno strumento potente per trasmettere la gravità dell’Olocausto e l’importanza di imparare dalla storia per costruire un futuro più giusto e consapevole. Anche la poesia "Todesfuge" di Paul Celan, studiata proprio per questa occasione, ha aggiunto una dimensione artistica e simbolica alla riflessione sulla Shoah.

Con il suo linguaggio evocativo, la poesia ha permesso agli studenti di accedere a una comprensione più intima e profonda del dolore umano. I passaggi sulla ‘cultura della cura’, tratti da un messaggio di Papa Francesco, e le poesie di Brecht lette dai compagni di III C ci hanno fatto capire quanto sia importante scegliere uno sviluppo umano più pieno, dove la relazione e la responsabilità verso il prossimo sono al centro. In questo contesto, ogni azione di cura diventa un seme di pace, capace di contrastare le logiche di conflitto e di indifferenza che troppo spesso prevalgono nel nostro mondo. L’esperienza di ascoltare le letture e le testimonianze condivise dai compagni di classe e dagli altri studenti nell’atrio della scuola ha suscitato profonda tristezza ma anche intensa riflessione. Pensare alle esperienze di Primo Levi, Liliana Segre e altri sopravvissuti ai campi di concentramento, alla loro sofferenza, al terrore, alla perdita e alla speranza, porta ad un misto di emozioni. La forza e il coraggio di chi ha vissuto tali orrori, scegliendo di raccontarli, rappresenta un forte monito a non ripetere gli errori del passato.

Benedetta Bellorio

e Silvia Micheletti III E