Romano Prodi e la super car Faw a Reggio Emilia: "La rivincita sui due Ducati"

L'ex premier pensa in termini regionali, ma ricorda le sue origini: "Negli ultimi 20 anni invidiano il dinamismo della nostra città"

Romano Prodi, tessitore della'affare Silk Faw

Romano Prodi, tessitore della'affare Silk Faw

Reggio Emilia, 4 maggio 2021 - La ‘super car’ a Reggio? Noi reggiani non vogliamo essere grandi, vogliamo essere super... Siamo sempre stati considerati un po’ la pecora nera tra i due Ducati, ma il dinamismo della città di questi ultimi vent’anni ora ce lo invidiano...".

Un gioco di parole e una considerazione di rivalsa. L’arrivo di Silk-Faw – la joint venture americana-cinese – a Gavassa è anche una vittoria, in casa, di Romano Prodi. L’ex premier nonché ex numero uno della Commissione Europea è tra gli artefici dell’operazione, avendo tessuto le fila dietro le quinte con l’Oriente con cui da sempre ha canali privilegiati. Anche se lui tiene a ribadire che "non ha partecipato a trattative".

Il colosso dell’auto Faw sceglie Reggio: un miliardo in arrivo. E più di 1.500 assunti

Professore, come valuta l’insediamento della Silk-Faw? "È una decisione molto importante per il nostro Paese. Nel mondo c’era un solo centro che producesse ‘super car’ elettriche – io le chiamo così – ossìa l’Oxfordshire, in Inghilterra. Da oggi c’è anche Reggio. Questo è un sigillo sul fatto che l’Emilia-Romagna sia numero uno al mondo nel settore motoristico. Un riconoscimento alla già straordinaria gamma di imprese come Ferrari, Maserati, Lamborghini, Pagani, Dallara, Ducati. Abbiamo un timbro di garanzia sul nostro sistema industriale per tanti motivi, in primis per il sistema universitario che si è messo in rete e garantisce ricerca e innovazione".

Perché hanno scelto Reggio? "Credo in primis per vantaggi logistici. E poi per l’esclusività in provincia. La struttura connettiva è adatta e giusta. Le auto di lusso attirano la fantasia, è unico al mondo. Ecco perché il sistema ‘super car’ coinvolge tutta la regione. Non ha vinto solo Reggio. L’investimento cinese mette in gioco la regione tra i numeri uno".

Che ruolo ha avuto la Mediopadana? Reggio sta raccogliendo i frutti di operazioni passate... "La scelta strategica di Faw non può non aver tenuto conto della Tav e dell’università. Reggio è sempre stata considerata una specie di pecora nera, una città residuale tra i due Ducati. Ma negli ultimi vent’anni sta avendo un dinamismo estremamente forte e invidiabile".

Il governatore Bonaccini ha scherzato sul fatto che una joint venture americana-cinese è da Nobel per la pace... "Era sì una battuta, ma non è da trascurare questo aspetto. Non ho mai visto una collaborazione così stretta e interessante. Confido però che ho avuto timori fino all’ultimo che potessero sorgere tensioni internazionali. Ma penso ci sia stato il semaforo verde anche da Pechino e Washington".

A dimostrazione della potenza di quest’operazione... "Potente nella sua raffinatezza. L’Emilia non ha bisogno di insediamenti colossali, ma di raffinatezza. Super car da un lato e super computer dall’altro. Il nostro obiettivo è di essere super, non solo grandi...".