Saman, nuova udienza In aula l’orrore degli attimi fatali

Saman, nuova udienza  In aula l’orrore   degli attimi fatali

Saman, nuova udienza In aula l’orrore degli attimi fatali

Prosegue oggi il processo per l’omicidio di Saman Abbas, la 18enne pakistana che si era opposta alle nozze combinate nel suo Paese d’origine. Gli imputati sono cinque: i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq. Dopo che il padre Shabbar Abbas si era detto favorevole al videocollegamento dal Pakistan, dove si trova detenuto, quella odierna, che si lascia alle spalle il Ramadan, poteva essere la prima udienza utile per la sua partecipazione a distanza: anche oggi lui non comparirà in video, non per sua volontà ma per ragioni tecniche legate all’allestimento della diretta. Davanti alla Corte d’Assise oggi sono citati i periti nominati dal tribunale, Cristina Cattaneo e Biagio Eugenio Leone, che illustreranno la relazione preliminare medico-legale e anatomopatologica redatta dopo lo studio del cadavere di Saman, disseppellito a fine 2022 nel rudere vicino alla sua casa di Novellara: secondo gli specialisti, la giovane, ritrovata con l’osso ioide fratturato, è morta per asfissia meccanica, "strozzata" a mani o "strangolata" con un oggetto.

Convocati anche i consulenti medico-legali incaricati dal pm Laura Galli, Vittorio Gatto ed Enrico Silingardi, e due carabinieri.

al. cod.