Si scava, ma è un falso allarme. Il corpo non c’è

Ieri un escavatore è intervenuto in un punto dove c’era terra umida e smossa. Ma forse era solo una falda

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Ogni minimo indizio è sufficiente a far scattare un piano di scavo e di ricerca molto accurato. E questo provoca un allungamento dei tempi nell’azione di analisi dell’esteso terreno agricolo teatro ormai da settimane delle indagini dei carabinieri per cercare il corpo di Saman Abbas, che si ritiene possa essere stato sepolto nei pressi dell’abitazione di famiglia, tra via Colombo e strada Reatino a Novellara, tra i campi coltivati e le serre di cocomeri e meloni. Anche ieri non è passato inosservato il concentramento di carabinieri attorno a un escavatore, in un punto dove il controllo visivo aveva fatto emergere terra "smossa". Inoltre, avvicinandosi al punto sospetto, si notava una chiazza di umidità da cui emergeva un odore acre.

Immediato il sospetto sulla presenza di qualcosa di anomalo, compresi i resti di un corpo umano. L’escavatore ha proceduto con lenti ma precisi colpi di benna, arrivando fino a oltre un metro di profondità. Ma nel sottosuolo è stata trovata solo terra compatta. Probabilmente si trattava di una vecchia falda idrica, poi in gran parte seccata e non più alimentata, che aveva lasciato acqua putrida con la sensazione del cattivo odore emanato nelle vicinanze. Dunque, un falso allarme. Che non risulta essere l’unico registrato in queste settimane, da quando i carotaggi con sistema manuale sono diventati ormai il "pane quotidiano" delle squadre di carabinieri della Compagnia di Guastalla (di cui fa parte anche la caserma di Novellara) e del reggimento Emilia-Romagna di Bologna, presenti ogni giorno a dar man forte ai colleghi della "territoriale".

Ogni minimo sospetto, anche il più banale, viene preso in seria considerazione. Non si vuole lasciare nulla al caso perché, come ha più volte ribadito il tenente colonnello Luigi Regni, del comando Compagnia carabinieri della Bassa Reggiana, "desideriamo trovare assolutamente il corpo di questa giovane vittima di una grande tragedia".

Ci volessero anche mesi... Intanto, dovendo limitare le ore di lavoro a causa delle alte temperature che caratterizzano queste giornate di inizio estate, sono state aumentate le squadre impegnate nei campi, in azione soprattutto nelle prime ore del mattino.

E oggi, che avrebbe dovuto fare ritorno il cane dell’unità cinofila di Bologna, le ricerche continueranno invece senza. L’animale infatti è stato richiesto a Firenze per la ricerca di un bimbo di soli due anni scomparso nel Mugello a Palazzuolo sul Senio, comune in provincia di Firenze. Giovedì tornerà invece l’elettromagnetometro.

Antonio Lecci