FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Sos occupazione: "Nuovi contratti, oltre l’80% è precario. Penalizzate le donne"

Cgil, il segretario Sesena: "Questa città sta pesantemente invecchiando e stanno cambiando radicalmente i bisogni dei più fragili".

Sos occupazione: "Nuovi contratti, oltre l’80% è precario. Penalizzate le donne"

Sos occupazione: "Nuovi contratti, oltre l’80% è precario. Penalizzate le donne"

"Reggio a sorpresa si rivela una città molto precaria del punto di vista del lavoro: l’82,22% dei nuovi rapporti attivati nel 2022 sono precari… tempi determinati, a chiamata, in somministrazione. E dopo un anno solo il 25-33%, nel triennio 2019-’22, viene confermato con un tempo indeterminato. Dove vanno a finire i rimanenti 2/3? Peraltro i dati indicano il numero di contratti attivati non le teste, specchio della reiterazione di rapporti di brevissima durata che non approdano mai alla stabilità".

Cristian Sesena, segretario provinciale Cgil, con i membri della segreteria confederale ieri ha riassunto i nuovi dati più salienti del Rapporto Ires e dell’Osservatorio della Camera del Lavoro. L’analisi è la base del "manifesto" in 14 punti ’Le Persone al centro’ che il sindacato propone ai candidati in corsa in 31 Comuni per le amministrative di giugno.

Le terre reggiane si allineano al dato nazionale anche sul tema del genere, come spiega Elena Strozzi: "A risentire maggiormente della precarietà sono le donne che faticano a trovare equilibrio tra carichi lavoro e conciliazione tempi lavoro-vita. Una su 5 lascia quando diventa madre, perché la rete di welfare non la supporta abbastanza. Le migranti e le over 50 sono quelle con meno possibilità occupazionali".

Nelle fasi del mercato del lavoro attivo, l’occupazione cresce al maschile. "Quando non tira, cresce l’occupazione femminile: le briciole, dal punto di vista qualitativo". "Questa città - aggiunge Sesena - sta pesantemente invecchiando e stanno cambiando radicalmente i bisogni dei fragili: bisogna approntare adesso e non domani risposte credibili". Tra 2022 e ’23 in città calano i residenti under 49 anni (-2,08%, con il picco del -10% per la fascia 0-4); aumenta in media del 3,2% invece la popolazione nelle fasce tra 50 e over 80 anni (+6,8%).

Pilastri del documento sono la riduzione della precarietà ("le prossime amministrazioni dovranno mettere in campo iniziative che intensifichino i controlli e spingano le imprese ad offrire stabilità") e la parità. E poi salute e sicurezza, con "maggior attivismo delle Polizie locali nei cantieri, nei controlli nelle attività dove sono più diffusi i rapporti illegali, nella verifica delle concessioni edilizie" e con la revisione del Protocolli di intesa sui lavori pubblici per arginare la deregulation degli appalti.

Altri punti riguardano le partecipate ("Iren e Seta paiono aver smarrito la loro mission di responsabilità sociale"); il tema asili-scuola-istruzione, che si sovrappone alla questione del lavoro di cura che pesa soprattutto sulle donne. E poi ancora transazione digitale ed ecologica; Tpl; sanità; legalità; politiche della casa e di accoglienza… Cgil è contro i tagli lineari del Governo agli enti locali. Ma i soldi sono pochi… "La politica locale deve avere priorità. C’è anche un tema di redistribuzione delle risorse da parte delle imprese - afferma il segretario - Non mi spingo a dire che le si debba tassare, ma devono avere una corresponsabilità rispetto al territorio. Facciamo un patto sociale oneroso per le grandi imprese: chi produce ricchezza per sé, deve redistribuirla anche al sistema di servizi e tutela di cui fruiscono lavoratori ed imprenditori". Rispetto al referendum per riformare il Jobs Act, Marika Todaro dice che "Cgil ha raccolto il 25% delle 27mila che si è data come obiettivo. Si sono già svolte 500 assemblee nei luoghi di lavoro, altre ne sono in programma così come banchetti nei mercati".