"Stiamo calmi e tifiamo Reggiana"

Varini, esperto ds, ottimista sulla salvezza: "Abbiamo 5 punti di margine ed è dura anche per le concorrenti"

"Stiamo calmi e tifiamo Reggiana"

"Stiamo calmi e tifiamo Reggiana"

Sabato pomeriggio era a Lecco per seguire da vicino la squadra del suo cuore, ovvero la Reggiana, di cui è stato anche direttore sportivo costruendo il gruppo che è risalito dagli inferi della Serie C2. Parliamo di Massimo Varini, dirigente nato e cresciuto nella nostra città e che ha poi fatto ottime cose anche a Vercelli, dov’è rimasto sette anni vincendo la Serie C e poi confermandosi in B per quattro stagioni.

Varini, con il Lecco è arrivata una sconfitta inaspettata e adesso, forse, è comprensibile avere un po’ di preoccupazione per le prossime partite: la squadra è sembrata piuttosto ‘stanca’.

"È il momento di restare calmi e di remare tutti nella stessa direzione. Questa è la Serie B, un campionato maledetto dove non esistono pronostici. Chi pensava che la Reggiana avrebbe avuto vita facile col Lecco non conosce le regole del gioco. Io il Lecco l’ho visto cinque volte quest’anno ed è una squadra tosta, in più mettiamoci che sabato faceva un caldo atroce… Andava bene anche fare un punto e Nesta secondo me aveva fatto una formazione per ottenere quello, non è arrivato, ma non c’è tempo per piangersi addosso".

La calma è la virtù dei forti, si dice, ma nel frattempo la classifica è sempre più corta.

"Sì, però la Reggiana ha cinque punti di vantaggio a cinque giornate dalla fine e non sono pochi. Facciamo gli scongiuri, ma dovrebbe proprio crollare e le altre iniziare ad andare molto forte. Anche guardando un attimo il calendario, vedo che l’Ascoli deve vedersela col Modena, la Ternana va a Brescia, lo Spezia ha la Sampdoria…Insomma, non è una passeggiata neanche per le altre".

È quindi giusto essere ottimisti?

"La Reggiana è una quadra costruita per salvarsi e raggiungerà l’obiettivo, lo farà con una squadra particolare se vogliamo, con molti prestiti che costringeranno il direttore a rifarla quasi tutta, ma l’importante è mantenere la categoria. Dopo, ma solo dopo, sarà il momento di esprimere giudizi e valutazioni andando nei dettagli".

Domani sera arriva il Cosenza.

"Ecco evitiamo di iniziare a parlare di ‘partita della svolta’ o ‘ultima spiaggia’ in maniera impropria. Di sicuro è una partita da non perdere, quindi se non riesci a vincerla anche il punticino va benissimo, fidatevi. A me alla Pro Vercelli, è capitato di essere quinto in classifica alla fine del girone d’andata, poi però mi sono salvato all’ultima giornata. La B è un campionato difficilissimo".

Che tipo di squadra è il Cosenza?

"Una squadra di categoria, con davanti un giocatore come Tutino che quando veste quella maglia si trasforma in Harry Kane, ma in difesa sono attaccabili. Hanno cambiato l’allenatore (via Caserta è tornato Viali, ndr) ma il cambio non è che abbia dato chissà quali frutti, anzi… Resta comunque un avversario ostico e che ha sempre grande sostegno del proprio pubblico anche in trasferta, quindi va affrontata con grande concentrazione. Vorrei solo ribadire che è il momento di stare vicino alla squadra e alla società che, non dimentichiamolo, ha fatto grandi sforzi per allestire una rosa competitiva".