Storia di piccoli templi inventati dal nulla

Al Binario49 una mostra dedicata ai luoghi di vita e lavoro trasformati in sale di preghiera dalle comunità religiose.

Storia di piccoli templi  inventati dal nulla

Storia di piccoli templi inventati dal nulla

Binario49 ospita la mostra "a ribbon and a prayer - da spazi laici a luoghi sacri": progetto fotografico di Massimiliano Camellini a cura di Andrea Tinterri e Benedetta Incerti.

Aperta al pubblico fino all’11 giugno, nell’ambito del Circuito Off di Fotografia Europea "a ribbon and a prayer" rivela la trasformazione culturale e sociale di luoghi precedentemente dedicati al lavoro, all’abitazione, al commercio, al tempo libero, in luoghi di culto.

Piccoli magazzini, capannoni industriali, laboratori, fattorie: edifici forzati a cessare la loro attività per il cambiamento di paradigmi economici e sociali, sono stati ‘riscattati’ da comunità religiose (spesso composte di migranti) che li hanno trasformati in luoghi di preghiera, dando loro una nuova luce e una nuova prospettiva.

L’indagine fotografica di Massimiliano Camellini ha toccato tutte le confessioni religiose, dall’Induismo al Cattolicesimo, dalle chiese Evangeliche a quelle Pentecostali, dall’Islam al Sikhismo, dallo Scintoismo al Buddismo e molte altre. La sua macchina fotografica svela piccoli mondi invisibili ai più.

Un tempio indù dietro i locali poco invitanti di un magazzino abbandonato. Paia di scarpe accuratamente allineate all’ingresso di una sala di preghiera musulmana in un ex edificio industriale. Le spaziose sale di preghiera delle congregazioni pentecostali e la loro fredda funzionalità estetica.

Il progetto fotografico, iniziato nel 2017, al momento principalmente europeo ma con l’obiettivo di estendersi a tutti i continenti nel prossimo futuro, dà una rappresentazione di tutte le religioni esistenti sul pianeta per realizzare una ricerca antropologica attraverso le immagini sull’evoluzione di spazi e oggetti comuni in luoghi di adorazione. Orari: venerdì e sabato dalle 18 alle 22, domenica dalle 17 alle 21. Ingresso libero.

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