Storie di vita al San Lazzaro

Stasera alle 21 al teatro di Correggio si narra la storia di Elisenda ed Angiolina in "La ca’ di pom" di Fabrizia Amaini, evento che unisce recitazione, letture e danza contemporanea, riflettendo sulla storia della psichiatria attraverso il San Lazzaro.

Stasera alle 21 al ridotto del teatro di Correggio si raccontano le storie di Elisenda ed Angiolina in evento che unisce recitazione, letture e danza contemporanea, dal titolo "La ca’ di pom: due vite nella cittadella della follia" di Fabrizia Amaini. "La ca’ di pom" (la casa delle mele) era il nome in dialetto del manicomio di Reggio, il San Lazzaro, uno degli istituti psichiatrici più grandi d’Europa e per decenni istituto all’avanguardia nella ricerca. Era anche un luogo di sofferenza, chiuso, separato dal resto della città e, come tale, poco conosciuto. Da qui l’importanza del libro della Amaini, che scava nella vita di Elisenda e Angiolina e nello stesso tempo ci fornisce, attraverso lo scorrere degli anni che passano dalla fine degli trenta alle soglie del 2000, un’accurata e lucida immagine della storia della psichiatria attraverso le vicende del San Lazzaro.