Su quel ramo di lago servono corsari, non poeti

La Reggiana a Lecco per fare bottino pieno. I lombardi, reduci da un buon pareggio, sono ultimi e non vincono da tredici giornate

Su quel ramo di lago servono corsari, non poeti

Su quel ramo di lago servono corsari, non poeti

Basta calcoli. Basta tabelle salvezza o ‘vista playoff’. Dimentichiamo anche la classifica che vede il Lecco - dalle 16,15 avversario della Reggiana - come il fanalino di coda della classifica con appena 23 punti.

La Serie B non ammette logica, se non quella che alla fine (di solito…) vince chi è più scaltro, freddo e determinato.

La lezione ai granata è arrivata anche nell’ultima partita con il Cittadella in cui creare occasioni a raffica e avere il pallino del gioco per un’ora non è servito a nulla.

Anzi, ha solo amplificato i rimpianti arrivati dopo il fischio finale dell’arbitro Camplone, tra l’altro uno dei direttori più confusionari visti quest’anno al ‘Città del Tricolore’.

Serviranno quindi furore agonistico e grande concentrazione per evitare di complicare un percorso che al momento resta positivo, ma che avrebbe bisogno di un paio di acuti per essere considerato a tutti gli effetti soddisfacente.

La quota salvezza, infatti, sembra essersi alzata di un paio di punti (lo stesso Nesta ha ammesso che si sentirà tranquillo a 45 e non più a 43, come aveva precedentemente ipotizzato), ma al di là di questo la Reggiana – tra oggi e venerdì, quando arriverà il Cosenza – dovrà cercare di mettersi nelle migliori condizioni possibili per poi affrontare le ultime quattro gare (con Palermo, Modena, Sampdoria e Parma) con lo spirito leggero di chi è pronto a fare qualche dispettuccio qua e là.

Ma senza affanni.

La squadra apprezzata lontano da Reggio ha un rendimento diverso e quella di oggi diventa quindi un’occasione da non farsi scappare per nessun motivo al mondo.

I granata non avranno ancora Kabashi, il cui ricorso per la riduzione della squalifica è stato respinto, e anche Bardi dovrà restare ai box ancora un paio di settimane.

Al loro posto giocheranno Cigarini e Satalino, con il portiere in cerca del riscatto dopo l’errore che è costato il vantaggio al Cittadella.

A destra qualche problema per Fiamozzi che è reduce da un paio di giorni con la febbre, ma vista la stima che nutre Nesta nei suoi confronti è difficile che il mister possa decidere di rinunciarvi.

Gli unici due ballottaggi potrebbero riguardare la difesa – dove Romagna potrebbe dare un turno di riposo a Rozzio – e la trequarti, dove Antiste inizialmente potrebbe rilevare uno tra Melegoni e Portanova.

Il resto sembra abbastanza ‘blindato’ anche se l’allenatore granata ci ha tenuto a sottolineare la crescita di Pajac che potrebbe quindi essere un’alternativa a gara in corso per preservare Pieragnolo, diffidato come Rozzio, Bianco e Gondo, da un’ammonizione.

Guai però a fidarsi del Lecco anche se non vince da 13 giornate (ultimo successo col Sudtirol il 26 dicembre) perché il quarto ribaltone in panchina – dopo Foschi, Bonazzoli e Aglietti adesso tocca a Malgrati – ha comunque dato la scossa alla squadra che ha pareggiato l’ultima gara a Spezia.

Gli uomini più esperti rispondono al nome di Lepore (38 anni, 4 gol all’attivo), Novakovich (6 gol in 32 presenze, corteggiato in estate anche dalla Reggiana) e Ionita, ma il talento più cristallino è quello di Nicolò Buso, miglior marcatore con 7 gol in 28 apparizioni.

Nelle rotazioni anche l’ex Guglielmotti che aveva iniziato la stagione con i granata.

Attenzione poi al campo sintetico, più piccolo e stretto che potrebbe rendere tutto un più complicato.

La Reggiana però dovrà essere più forte di tutto.