Torna Kabashi, il centrocampista con l’istinto del gol. Toccherà a lui rompere gli schemi e cercare il tiro o l’assist

Il ritorno di Kabashi è cruciale per la Reggiana che affronta il Cosenza. Con l'assenza di Bianco, il centrocampista albanese porta personalità e creatività. Cigarini completerà il centrocampo. La sfida dipenderà da loro contro il Cosenza.

Effetto Kabashi. La Reggiana che si prepara ad affrontare l’importantissima sfida di venerdì con il Cosenza potrà contare (finalmente…) sul centrocampista albanese (foto) che ha finito di scontare i tre turni di squalifica. Si tratta ovviamente di una notizia importantissima per almeno due motivi. Il primo è che con i calabresi mancherà già un giocatore fondamentale come Bianco (fermato una giornata dal giudice sportivo) e l’altro, ancora più pratico, è che Elvis attualmente è uno dei pochi giocatori rimasti a disposizione di Nesta in grado inventare qualcosa al di fuori dello ‘spartito’.

Dopo l’infortunio di Girma (stagione finita), il momento di eclissi di chi era stato inizialmente protagonista (Antiste, ma anche a Portanova) la Reggiana fa una fatica tremenda ad essere pericolosa in fase offensiva. Soprattutto in casa, dove con appena 14 reti i granata sono all’ultimo posto per quel che riguarda le marcature davanti al pubblico amico.

Il rientro di Kabashi può dare una grossa mano anche sotto il punto di vista della personalità, perché il centrocampista albanese ha le spalle larghe e carattere da vendere e non si fa intimorire dalle situazioni ‘ambientali’.

Il suo mancino affilato fin qui ha regalato meno gioie del previsto (1 gol e 2 assist in 22 presenze) ma resta un’arma molto importante a disposizione di Nesta che, non caso, difficilmente ha rinunciato alle sue prestazioni. Nella prossima sfida con il Cosenza si dividerà i compiti di interdizione e regia con un’altra garanzia come Luca Cigarini. Dai piedi di questi due passeranno tante delle fortune dei granata contro Tutino e compagni. Se ‘Ciga’ ha forse meno fiuto per il gol rispetto al compagno ha ancora più carisma, esperienza e visione di gioco sul ‘lungo-corto’. Nessuno dei due ha invece il ‘motore’ e la corsa di Bianco, ma a questo si potrà ovviare con una gara più di ‘posizione’ da parte del reparto e con un esterno, vedi Pieragnolo, che magari stringerà di più in mezzo al campo rispetto alle precedenti partite.